FERMO - Il voto, si dice, è segreto, ma a volte capita che qualche soggetto sceglie di documentare il momento della scelta in cabina elettorale, con una foto. Ebbene, si tratta di un reato (il decreto legge del 1° aprile 2008 n. 49, fa divieto, durante le consultazioni elettorali o referendarie, di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini). Pochi sanno che chi contravviene a tale divieto è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro.
Ed ora è quel che rischiano due cittadini, un 66enne e un 59enne residenti nella provincia di Fermo, dopo la denuncia alla Procura da parte dei militari della stazione carabinieri di Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. L'accusa, per l'appunto è quella di aver introdotto all’interno della cabina elettorale, nel corso della scorsa consultaizone politica del 25 settembre, uno smartphone, munito di telecamera, per fotografare o registrare filmati.
Il fatto è avvenuto dapprima nel seggio di P.S.Elpidio di via Pesaro, quando i militari sono intervenuti su richiesta del Presidente. Quindi l'episodio si è ripetuto a Sant'Elpidio a Mare, la sera dello stesso giorno, in un seggio di via Carlo Alberto dalla Chiesa. Anche in quel caso, gli uomini della benemerita presenti sul posto in servizio di vigilanza, alla richiesta del presidente del seggio, sono subito accorsi accertando la diretta disponibilità, da parte del 56enne, del telefono cellulare all’interno della cabina elettorale, con la quale aveva scattato una foto della propria scheda elettorale.