FERMO - Verso le 4 di domenica, vicino a un locale del lungomare sangiorgese, un equipaggio della Polizia ha sedato una lite tra due ragazzi che si stavano spintonando, trattenuti a fatica da altri due coetanei.
Alla vista della pattuglia, due giovani sono fuggiti verso la spiaggia, mentre gli altri due sono stati bloccati e identificati. Uno, in evidente alterazione psicofisica per il troppo alcol assunto, è stato multato per manifesta ubriachezza.
Nei pressi dello stesso locale, sono stati identificati altri due giovani, poco più che ventenni, sottoposti al Daspo Willy, notificatogli due giorni prima perché responsabili della rissa del 19 settembre. Sono stati entrambi denunciati. Uno, sottoposto anche alla sorveglianza speciale con il divieto di uscire di casa di notte, è stato segnalato al tribunale per l’aggravamento della pena.
Fine settimana di controlli rafforzati, quello appena trascorso, sulla costa fermana. Sabato sera, una volante della Polizia è intervenuta in via Rismondo, a Porto San Giorgio, dove un gruppo di ragazzi stava creando scompiglio.
Uno, in particolare, all'arrivo della volante, ha posizionato una transenna in mezzo alla strada per ostacolarne il percorso, per poi scappare verso la spiaggia. Inseguito e fermato, s'è rifiutato di fornire le generalità e ha cominciato a insultare i poliziotti. È stato portato in Questura e, durante la perquisizione, dalle mutande, è venuta fuori una bustina di hashish. Il giovane, del nord Italia, ma domiciliato a Porto San Giorgio, è stato anche segnalato alla Prefettura.
I controlli interforze hanno portato anche al ritrovamento di quattordici dosi di hashish nascoste vicino alla macchina per le fototessere della stazione sangiorgese. In tutto, undici grammi di droga pronta per essere spacciata. Le verifiche sulla costa sono andate avanti per tutto il fine settimana.
La Squadra mobile ha arrestato un quarantenne di origine lucane destinatario di un ordine di carcerazione per scontare una pena complessiva di più di cinque anni per furti aggravati e ricettazioni, commessi principalmente nel Lazio. L’uomo, che si era trasferito in un Comune dell’entroterra fermano, è stato raggiunto dagli investigatori e portato nel carcere di Fermo per scontare la condanna.
Francesca Pasquali