FERMO – Carlo Giarritta, una delle colonne dei Servizi Sociali di Fermo, presenta un importante progetto che unisce il Comune a due realtà nazioni come Energean, l’ex Edison, e Banco dell’Energia con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica. “Un progetto che in Italia da tempo è strutturato, ma per Fermo è innovativo con la sua valenza sociale e innovativa”.
Un sostegno alle famiglie in difficoltà economica e a chi ci si trova all’improvviso dove non si sarebbe immaginato, ma anche un intervento educativo verso consumi consapevoli affidati a comportamenti utili al risparmio energetico. “La parte economica riguarda i cittadini di Fermo, quella educativa i communi dell’Ambito XIX”.
Il sindaco Paolo Calcinaro è orgoglioso di questo progetto: “Essere scelti da una realtà nazionale come Energean e il Banco dell’energia è un importante riconoscimento. Non si parla solo di sostegno economico a chi è in difficoltà, c’è l’educazione all’uso delle utenze domestiche, a partire dagli elettrodomestici”.
Cita un dato il primo cittadino di Fermo: “A fronte di un aumento delle tariffe di luce e gas, i margini per ottimizzare l’utilizzo c’erano. Lo abbiamo fatto noi della pubblica amministrazione, tagliando gradi di riscaldamento e facendo attenzione a spegnere le luci. Lo hanno fatto anche i cittadini. Non è un caso che i consumi si sono quasi dimezzati a Fermo. Mettere a sistema queste buone pratiche, non dimenticando il clima, è un servizio che oggi offriamo”.
La scelta della Caritas come partner locale è voluta: “Per noi è una colonna, le iniziative comuni funzionano e raggiungono immediatamente il destinatario scelto”. In questo caso l’aiuto è per le bollette e Mirco Giampieri lo incassa volentieri: “Tutta l’amministrazione ormai fa parte del sociale, perché le scelte post pandemia e guerra riguardano ogni settore che rinuncia qualcosa per aiutare chi ha bisogno. Potremo aiutare più di cento famiglie, ma è la parte educativa che ci ha conquistato”.
L’educazione partirà dalle scuole, “i bambini sono spugne del buon pensiero, saranno loro poi a insegnare ai genitori il miglior utilizzo dell’energia elettrica”.
Nel dettaglio, sono due gli interventi di supporto alle famiglie fragili. “Il vincolo di destinazione delle risorse è per bollette luce e gas. Aiuto anche per caparre e apertura di nuove utenze, un plafond di 45mila euro (2023-2024) messo a disposizione da Energean” chiarisce Giarritta.
Caritas Fermo e servizi sociali selezioneranno i beneficiari. “Parallelamente ci sarà la fase di educazione dei Ted, i tutor, sul corretto utilizzo della bolletta, degli elettrodomestici, misure pe rendere tutti consapevoli. Un’attività estesa all’ambito territoriale che ha messo a disposizione personale che verrà formato. Le famiglie che ricevono il contributo saranno destinatarie dirette della formazione”. I Ted sono sia operatori della Caritas sia dipendenti comunali e dell’Ambito. A formarli è direttamente Banco dell’Energia.
Il ruolo della Caritas è cruciale, non sol perché fa parte del tavolo della povertà territoriale. Barbara Moschettoni è la direttrice: “La nostra parola d’ordine è ‘dignità’, quella che va data a ogni persona. Oi partiamo dall’ascolto, così scopriamo le criticità di chi non arrivano a fine mese. Questo aiuto anche a capire come poter gestire una bolletta, una utenza è importante. Troppe famiglie spesso non arrivano a fine giornata”.
Energean ha scelto Fermo ed è il privato che finanzia. A rappresentarlo è Marcella Semenza che parte dalla responsabilità sociale di una impresa, il ritorno alla comunità in cui opera: “Con il sindaco abbiamo iniziato a parlare un anno e mezzo fa, il tema era come aiutare le famiglie. Ho ascoltato e ho cercato di capire dove potevamo intervenire. Il mio ruolo è capire quello di cui il territorio necessita. Noi dobbiamo creare la catena energetica, il consumo che in realtà diventa trasformazione. Noi vogliamo aiutare, ma anche essere attori di un cambiamento”.
La rete è così partita dal rapporto con la Caritas, ma soprattutto con il Banco dell’Energia, che è una fondazione che ha come mission quella di unire le sensibilità e le energie. “Siamo nati nel 2016, quando la povertà energetica sembrava qualcosa di lontano. C’erano solo difficoltà. Quindi – spiega la responsabile Silvia Pedrotti - abbiamo iniziato a individuare il problema: dal no avere un pc o un telefonini con cui lavorare e studiare, dal non avere un riscaldamento o una luce accesa tutto il giorno. Noi promuoviamo progetti, ma soprattutto mettiamo in rete”.
Fermo è il primo progetto di questo tipo nelle Marche per la società che gestisce la piattaforma Sarago di fronte alla costa fermana. Energean non è poi nuova a contribuire alla crescita del capoluogo, dalle scogliere agli investimenti nel museo archeologico di Torre di Palme.
“Merito a Energean che ha investito e ci ha coinvolto. Sono le persone che fanno la differenza. Dobbiamo iniziare a parlare di giustizia energetica, non più di povertà energetica. L’obiettivo deve essere l’accesso per tutti, non il risolvere emergenze. L’educazione, sia chiaro, riguarda tutti, non solo i vulnerabili” conclude la Pedrotti.
r.vit.
@raffaelevitali