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Emergenza Covid al Murri. Cisl: "Personale allo stremo, in un anno persi 44 operatori". Saltamartini: "Stiamo cercando medici per Fermo"

13 Gennaio 2021

FERMO – È arrivato al Murri per capire con i suoi occhi cosa stia accadendo dentro quel che da mesi era ormai uno degli ospedali modello nelal gestione. Pur con difficoltà.  L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, insieme con la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti ha incontrato Licio Livini, direttore Asur 4 e altri dirigenti, da Renato Rocchi a Luca Polci passando per Fabrizio Santillo.

Stiamo attentamente monitorando la situazione creata dal focolaio Covid all’Ospedale Murri di Fermo intervenendo velocemente anche coinvolgendo le strutture delle aree vaste limitrofe” assicura Saltamartini.

Peccato che la stampa non sia stata convocata, sarebbe stato interessante avere delucidazioni in merito dall’assessore e dai vertici dell’Asur. Partendo dai dati forniti da Giuseppe Donati, segretario Cisl Fp, che certifica che in un anno (dal 2019 al 2020) l’area Vasta di Fermo ha perso 44 dipendenti anziché aumentare la forza lavoro causa pandemia. E tra questi13 sono medici e 15 infermieri, solo gli Oss hanno il segno più ma grazie ai contratti a tempo determinato che non danno garanzie.

Tornando al Covid, i dati sono noti: 71 gli operatori sanitari risultati positivi ai test di cui 9 medici e 40 infermieri oltre a operatori Oss e tecnici di radiologia della struttura ospedaliera, tra asintomatici e sintomatici tutti in isolamento: “Si sta provvedendo rapidamente alla sanificazione. Ridotti, sono i servizi di chirurgia, urologia, ortopedia e otorino, ma viene comunque garantita la funzionalità del dipartimento materno infantile, l’area oncologica, il dipartimento di salute mentale, la gastroenterologia, la nefrologia e dialisi, i servizi radiologici e di laboratorio oltre a tutte le attività territoriali e di prevenzione” assicura l’assessore.

Che non ha però annunciato un potenziamento dell’organico: “Ancora nessuna risposta alla nostra richiesta alla sanità militare di medici infettivologi, anestesisti e internisti. Proseguiamo costantemente nella ricerca di ulteriore personale sanitario per rinforzare l’ospedale Murri che è l’unico presidio della Provincia di Fermo".

Quello del personale è un tema molto sentito in questa fase. Lo ribadisce la Cisl con una nota regionale: “L’utilizzo di gran parte dei posti letto del Murri per assistere malati Covid si traduce nell’impossibilità, per i fermani, di accedere a qualsiasi cura per altre patologie. Il personale sanitario, già sottodimensionato a inizio pandemia, è ora allo stremo delle forze ed è impossibile chiedere ulteriori sforzi rispetto a quanto sta già facendo. Ci sono 107 malati Covid dentro il Murri. Tutto questo aggrava l’emergenza socio-sanitaria nel Fermano, già in difficoltà prima della pandemia: sono anni, infatti, che il sindacato contesta il mancato allineamento della sanità fermana agli standard degli altri territori delle Marche” ribadisce la Cisl.

Il sindacato non vuole fare polemiche ma chiedere, di fronte a questa emergenza, "di trovare soluzioni alle problematiche più urgenti, avvalendosi di risorse relative ad un contesto più ampio che è quello regionale”.

r.vit.

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