FERMO – Nicola Loira scalda i motori, le elezioni anticipate sembrano scritte per l’ex sindaco di Porto >San Giorgio. In questa folle state elettorale, servono nomi importanti, da una parte e dall’altra. Con il taglio dei parlamentari, le Marche passano da 24 a 15 seggi, l’imbuto si stringe e pure tanto. Anche perché, è abbastanza inevitabile, che qualche ‘paracadutato’ nazionale verrà messo nei seggi in cui non serve prendere voti personali.
I Dem prenderanno tre posizioni, probabile un senatore e due deputati, nelle Marche. Con la quarta legata al risultato elettorale. Questo significa che il sud delle Marche dovrebbe veder garantito un solo scranno. Sarà quello del senatore Francesco Verducci? Da anni la partita del serviglianese non si gioca nella piccola provincia ma a Roma, dove è un dirigente di peso, anche per la corrente Left Wing che guida. Se la spunterà, garantendosi il posto blindato, per gli altri sarà dura.
Ma provarci non costa. Un altro nome pesante, per la Camera, sarebbe quello di Nazareno Franchellucci, che dovrebbe dimettersi a pochi mesi dalla fine del mandato. Giovane, preparato, ma con un problemino: ha il partito contro. Il Pd gli ha piazzato l’ex assessore Piermartiri alla guida del Provinciale e anche dentro il board non ha peso. Altrimenti, la logica avrebbe portato a lui.
Tra le donne, il nome scontato è quello di Meri Marziali, che tra l’altro come sindaca di un piccolo comune non avrebbe il problema delle dimissioni anticipate che invece riguarderebbero Franchellucci e, per fare i nomi pesanti, Matteo Ricci e Valeria Mancinelli a Pesaro e Ancona. Mentre non farà in tempo Paolo Calcinaro, che sarebbe stato il volto ideale di Azione, il partito di Calenda in cerca di amministratori e credibili riferimenti locali. Ma
A destra, per ora l’unica certezza è che deve lottare e non poco Mauro Lucentini all’interno della Lega. C’è fibrillazione, non sono piaciute le scelte del Carroccio dentro la Steat. Il gruppo di Fermo ha protestato, non poco, anche a livello regionale. Ma questo è solo un tassello in una corsa complicata in cui il nome forte per il sud delle Marche potrebbe non essere solo il suo. Lucentini però si sta muovendo bene tra comuni e associazioni, aprendo porte a Roma per troppo tempo chiuse.