FERMO – Si va sempre più definendo la squadra che sarà al fianco di Maurizio Mangialardi nella strana campagna elettorale estiva per conquistare la Regione Marche. Il sindaco di Senigallia, indicato dal Partito Democratico, e, soprattutto, da Luca Ceriscioli, come candidato presidente del centrosinistra è pronto.
Da settimane affianca spesso il presidente in carica in conferenze stampa e in momenti ‘pubblici’, reali o virtuali, legati alla gestione dell’emergenza Coronavirus. Ceriscioli è in forte crescita come gradimento nelal popolazione, ma ha più volte confermato che non sarà della partita, almeno come leader. Stanchezza e assenza di condivisione attorno al suo nome le motivazioni principali.
Mangialardi non avrà un compito semplice, il centrodestra è pronto a calare i big, anche se la campagna elettorale a distanza potrebbe creare più di un problema a chi, come la Lega, vive di piazze e mercati, ovvero di contatto diretto con le persone. Per questo il nuovo commissario regionale sta studiando strategie innovative e vincenti che possano ripercorrere il percorso dell’Umbria. Linee condivise per supportare Francesco Acquaroli, Fdi, ma anche dubbi sui tempi: “Non mi spiego il motivo per cui non si possa attendere l'autunno. Sarebbe auspicabile spostare la data elettorale almeno ad ottobre, altrimenti si rischia una confusione che non ha alcun senso. Mi immagino quelle aree geografiche a vocazione turistica con una campagna elettorale in corso, una follia" commenta Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia in merito all’ipotesi voto di metà settembre.
Intanto Mangialardi incassa il sì, senza se e senza ma, dei Verdi guidati da Gianluca Carrabs e dai Civici di Massimiliano Bianchini. "Nelle Marche bisogna suggellare un patto per una grande alleanza per l'equità generazionale, lo sviluppo sostenibile e l'ambiente - spiegano Carrabs e Bianchini -. Bisogna lanciare un'alleanza per il clima che deve agire subito e l'azione deve essere rapida e decisa. I Comuni svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico che è la sfida del nostro tempo e Mangialardi, alla guida dell'Anci, ha dimostrato anzitempo grande attivismo su questi temi, facendosi promotore e sottoscrittore del Patto dei Sindaci per l'energia e il clima. Con lui si aprirà una fase nuova che coinvolgerà sempre di più il mondo dell'associazionismo, del terzo settore e i movimenti civici".
Tra i due big, accompagnati dale coalizioni più grandi, continuano il loro percorso Roberto Mancini, 'Dipende da Noi', e Sauro Longhi, 'Le Marche ideali', oltre al candidato 5 Stelle Gian Mario Mercorelli che non ha alcuna intenzione di legarsi in coaalizione ai Dem.
@raffaelevitali