FERMO – La volontà di Fratelli d’Italia è stata subito chiara: una lista per le provinciali, a prescindere dal candidato unico, non con il Partito Democratico. E oggi, dopo una serie di riunioni, telefonate, incontri, il contesto cambia ancora. Perché uno degli invitati principali al tavolo, la Lega, non vuole più giocare.
“Ci chiamiamo fuori da rumors e telefonate che hanno il solo scopo di cambiare le regole in corsa. Ci siamo messi in gioco con senso di responsabilità aderendo ad un progetto di coalizione allargata per il bene del Fermano. Abbiamo posto una sola condizione: l’effettiva unità di tutte le forze coinvolte, sia politiche che civiche. In mancanza di questa vengono meno i presupposti dell’accordo” spiega l'onorevole Mauro Lucentini insieme con il coordinatore Alan Petrini e il consigliere Marco Marinangeli.
Per questo “invitiamo quindi tutte le forze di centrodestra ad un tavolo per formulare una lista per la Provincia che risponda a valori e visione condivisi”. Insomma, fine del progetto comune con il Partito Democratico, che a questo punto dovrà decidere se restare su Mauro Ferranti, se ripescare Tano Massucci o se trovare un’ennesima alternativa, magari convergendo come chiesto da Fratelli d’Italia in passato sul sindaco di Grottazzolina, Antognozzi.
“Fin dal primo incontro forze politiche e i sindaci civici hanno garantito di rappresentare la totalità del proprio schieramento. Ora sembra che qualcuno avesse fatto male i suoi conti” ribadiscono gli esponenti del partito di Salvini. “Ci sono questioni fondamentali, dall’ambiente al Pnrr, dal Pnrr alla Zes, e serve buona politica. E quella la può dare solo il centrodestra che ora tornerà a sedersi attorno allo stesso tavolo, superando personalismi e giochi di palazzo”.
Raffaele Vitali
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