di Raffaele Vitali
FERMO – Si avvicina la presentazione delle liste in vista delle elezioni provinciali. E la partita nel Fermano è sempre più intricata. Il centrodestra, spiazzato dalla scelta del centrosinistra di puntare su Tano Massucci, prova a correre ai ripari.
Tutti sanno che il mazzo di carte è in mano al sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Inizialmente possibile candidato, ma voleva essere una figura di rappresentanza unitaria, diciamo istituzionale, poi fattore chiave per qualunqque candidato, avendo a sua disposizione l’enorme maggioranza formata da 25 consiglieri comunali. Non va mai dimenticato che un voto di Fermo vale dieci consiglieri dei piccoli comuni.
E ora? Al termine di una lunga riunione coni suoi consiglieri, ieri sera il sindaco ha riaperto le porte alla candidatura, probabilmente convinto che in questo modo Massucci, che fa parte con cinque consiglieri della maggioranza di Calcinaro, si sarebbe ritirato.
E invece, il medico pare intenzionato a proseguire, anzi avrebbe gradito che il sindaco Calcinaro si schierasse con lui. Ma il sindaco, intanto, ha avuto mandato dai suoi di riprendere il dialogo con tutto il mondo di centrodestra per provare a far convergere sul suo nome più sindaci, e quindi comuni, possibile.
Proprio su questo tema, il gruppetto di primi cittadini che si è speso di più, puntando poi su Marco Rotoni per la presidenza, torna a esprimersi e non certo per il sindaco di Fermo. “La destra-centro non ha ancora trovato la quadra sulla formazione da mettere in campo, diversamente dagli altri che con Massucci hanno giocato la carta che destabilizza la coalizione e prova a recuperare il distacco elettorale che ancora oggi marca il centrodestra, quanto meno sulla carta”.
Il punto è che con i voti di Massucci, il centrosinistra se la gioca, ma se si dovesse candidare Calcinaro, sarebbe quantomeno incredibile che consiglieri della sua maggioranza decidessero di votargli contro. Cosa che però li renderebbe coerenti, visto che il supporto al sindaco di Fermo è nato in seno a un progetto civico, che invece diventerebbe politico e di centrodestra.
“Di fronte a questo rischio – si domandano i piccoli – che faranno Calcinaro e l’onorevole Mauro Lucentini, che sembravano propensi a far votare il sindaco di Montegiorgio Ortenzi sapendo che la scelta di Massucci ha aperto una breccia tra il sindaco di Fermo e il presidente del consiglio comunale Trasatti? Forse dovrebbero lavorare su una soluzione ‘comune’ per vincere. Altrimenti, l’onorevole della Lega e il sindaco di Fermo dovranno trovare valide giustificazioni alla possibile sconfitta”.