PORTO SANT’ELPIIO – Il sigaro di Paolo Petrini è ormai finito, ma ne è valsa la pena fumarlo visto che il ballottaggio è realtà.
Petrini, ha qualche sigaro di scorta per i prossimi giorni?
“Ce ne ho una scatola pronta per il ballottaggio. Purtroppo i sigari spesso servono per consolazione”.
Ballottaggio. Risultato a cui ambiva?
“Puntavamo a questo. Anche se speravamo di raggiungerlo con numeri migliori”.
Cosa è mancato?
“La nostra non era una impresa semplice. Quattro liste contro 14, una grande differenza. Significa 60 candidati su 270. Avevamo un esercito di avversari che avevamo anche brand di moda. Basta vedere i risultati in giro per l’Italia. Hanno fatto una campagna elettorale molto focalizzata sulla filiera di Governo”.
Pensando alle liste, non poteva fare meglio?
“Quattro sono poche? Quelle che si potevano fare senza inventarne di strane. Non ce la siamo sentita di inventarne a prescindere, le sensibilità politiche erano queste”.
C’è un dialogo possibile con Battilà?
“Dialogo con tutti figuriamoci con quelli che sono sconfitti. Credo che ci siano molte persone che potrebbero fare una scelta diversa al secondo turno. Così come spero nella città, negli astenuti e in chi è rimasto a casa. Forse anche su qualcuno che ha votato Ciarpella e lo ha fatto perché amico o parente e conoscente”.
Il ballottaggio è un uno contro uno?
“Questa campagna elettorale l’abbiamo focalizzata su questo. Su un candidato esperto e competente, su idee in parte nuove e molto valide. Su questo cercheremo di insistere”.
Confronti?
“Ne faremo, lo spero e ne sono certo”.
Il Laboratorio civico è stata la minoranza più dura di Nazareno Franchellucci. È l’ostacolo peer una intesa?
“Rappresento in parte la continuità perché ho fatto parte dell’area politica. Ma sono anche una novità. Finisce un’epoca con le elezioni. È un’era nuova la mia. Se non sono stati insieme con Ciarpella al primo turno, perché farlo al secondo”.
Affluenza?
“Se guardo in giro per l’Italia il nostro è un buon dato. Ma il meno peggio non mi è mai piaciuto. La disaffezione ala politica è un dato che continua a preoccupare. Rischiamo di avere una democrazia senza popolo. Si guarda a tutti. Non solo a chi sta con Battilà. Vedremo”.
r.vit.