FERMO – Pian piano il clima elettorale si scalda nelle Marche. vuoi per le dichiarazioni di qualche leader, vuoi per il desiderio dei piccoli di modificare la legge elettorale, vuoi per la necessità di definire le coalizioni.
Sul nodo ‘doppio turno’ chiude la porta Maurizio Mangialardi, candidato del centrosinistra alla presidenza: “Sono stato sempre favorevole al doppio turno, perché, come avviene a livello comunale, lo giudico un sistema capace non solo di formare maggioranze solide e più rispondenti alla volontà popolare, ma anche di individuare chiaramente la responsabilità del governo. La proposta di Uniti per le Marche è dunque giusta e intelligente. Oggi però non ci sono le condizioni per apportare queste modifiche sostanziali. Le leggi che vanno nel verso dell'interesse generale, infatti, devono essere discusse nelle sedi opportune e con il tempo necessario. Ora ci dobbiamo concentrare sulle Marche, i suoi problemi, le sue difficoltà e le soluzioni che vogliamo e possiamo offrire”.
In vista della campagna elettorale il segretario del Pd, Giovanni Gostoli, ha definito le linee guida generali: “Si aprono le consultazioni di circoli Pd per la selezione delle candidate e i candidati al Consiglio regionale delle Marche. La road map prevede le consultazioni entro il 30 giugno. Le Assemblee provinciali sono previste entro il 4 luglio. Data certa per l'assemblea regionale che darà il via libera alle liste di candidate e candidati: 7 luglio”. Ma chi è il candidato tipo? “Occorre lavorare per dare vita a liste di candidate e candidati forti, competitive, radicate nei territori, aperte alla società, con le competenze migliori e capaci di allargare il consenso” ribadisce Gostoli che ricorda il delicato compito delle segreterie provinciali, nel Fermano spetterà a Fabiano Alessandrini, che dovranno presentare una proposta di nominati per la lista del Pd nel proprio collegio elettorale.
Contro chi correranno gli esponenti di centrosinistra? Per Fratelli d’Italia il dubbio non si pone: Francesco Acquaroli. Ma ancora una volta Matteo Salvini, leader della Lega, intervenendo lascia il dubbio, nonostante gli ultimi sondaggi diano l'onorevole in vantaggio su Mangialardi: “La priorità è mandare a casa la sinistra in ogni regione, dalla Puglia alla Campania, dalla Toscana alle Marche. E siccome questa è la priorità, contiamo di avere squadre compatte e per quanto possibile anche innovative. Quindi lo sforzo che noi chiediamo agli alleati di centrodestra è guardare avanti e non sempre fermarsi a quello che accade in passato”.
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