FERMO - È difficile fare paragoni sull’affluenza, cinque anni fa si votava un giorno solo e alle 23 a livello provinciale al seggio andò il 67,42%, oggi il 45,38%. Questa volta, i cittadini hanno tempo fino a domani (lulnedì) alle 15.
Orario fondamentale, tra l’altro, per Monte San Pietrangeli che ha bisogno del quorum del 40% per non lasciare il comune in mano al commissario prefettizio. Casenove, sindaco uscente e ricandidato, domattina dovrà lavorare sui suoi cittadini, ricordandogli che nulla è deciso (36,82 la percentuale contro il 61 del 2016).
Il comune più grande tra i cinque al voto, Montegranaro, crolla nell’affluenza: la capitale della calzatura è passata dal 68,93 al 45,88. Da capire chi agevolerà tutto questo, se Ediana Mancini o Endrio Ubaldi, ma è chiaro che domani da una parte e dall’altra ci sarà la caccia all’elettore.
Bene Ortezzano, nel senso che è il comune che ha avuto il riscontro migliore con il 57.71% di elettori che già si sono recati nel seggio che cinque anni fa ne ha accolti il 71,21%. A riprova che la sfida Piermarini – Agostini stimola i 700 elettori.
Petritoli ha fatto il suo dovere: superato il quorum del 40% con il 46,54% già alle 23 e mezza giornata per salire. A Luca Pezzani non resta che attendere lo spoglio per essere certo che non ci sia metà delle schede bianche o con un nome diverso dal suo.
Infine Rapagnano, dove metà della popolazione è già andata a votare, 48,06%, per scegliere la continuità affidando il comune a Elisabetta Ceroni.
La domenica i candidati l’hanno passata tra famiglie e passeggiate in giro per i comuni. A votare con il sorriso sotto la mascherina e a coordinare le ultime mosse strategiche, quelle che vanno compiute nel silenzio elettorale. Salvo problemi nei seggi, dopo un paio d’ore dalla chiusura si dovrebbero conoscere i primi sindaci. Più articolata l’operazione a Montegranaro, con due candidati e 13 seggi da scrutinare.