di Raffaele Vitali
FERMO – Alla fine, Mauro Lucentini è un po’ meno solo nella corsa fermana al rinnovo del Parlamento. L’attuale onorevole è capolista al collegio proporzionale del Senato e quindi, considerando che la Lega attualmente è il terzo partito in Italia, non avrà problemi a entrare.
Con lui, per le Marche, senatori saranno Alberto Losacco per il Partito Democratico, il commissario arrivato per pacificare che magari avrà più forza con la stellina sul petto e un vero legame con le Marche, e Guido Castelli. Per l’attuale assessore regionale è andato in scena un balletto incredibile che alla fine l’ha visto comunque uscire vincitore.
Ma Lucentini meno solo perché capolista al Senato c’è anche Jessica Marcozzi per Forza Italia. Capogruppo in consiglio regionale, la Marcozzi ha in realtà pochissime chance di entrare, a meno che gli azzurri nelle Marche non stupiscano tutti e viaggino sopra il 15% sorpassando proprio la Lega.
Cambiando aula, c’è la Camera dei deputati. Qui, la partita per il Fermano è praticamente inesistente. Infatti, nel collegio uninominale il centrodestra ha fatto quadrato attorno al senatore uscente Battistoni, attuale commissario regionale dei berlusconiani.
Difficile quindi immaginare l’exploit di Meri Marziali, che però ha la fortuna di partire senza il peso della vittoria e potrà fare una campagna elettorale, si spera, sui contenuti. Cercando così di ridare a livello provinciale una identità ai Dem guidati da Luca Piermartiri. Nessun Pd fermano nel listino, dove invece hanno trovato il posto certo Irene Manzi e Augusto Curti, seguiti poi dal riempitivo Alessia Morani e Antonio Gitto. Candidato, al terzo posto con Italia Viva, è anche il valdasino Fabio D’Erasmo, renziano della prima ora.
Il ‘piccolo’ colpo di scena l’ha regalato Fratelli d’Italia, che ha atteso fino all’ultimo secondo, cambiando il listino alla Camera e dando così un seggio in Parlamento oltre all’uscente Lucia Albano ad Antonio Baldelli, fratello dell’attuale assessore regionale. La famiglia diventa così una delle più influenti politicamente delle Marche. Una scelta che ha fatto discutere a lungo il partito della Meloni, ma che alla fine è passata, dando così ulteriore peso al pesarese, abbandonato invece dal Pd. Infatti, oltre a Baldelli, in Parlamento arriverà anche Mirco Carloni, capolista all’uninominale.
Fratelli d’Italia, nel listino, ha completato il cerchio inserendo in quarta posizione Andrea Balestrieri, un premio per il coordinatore provinciale fermano, che avrà un motivo in più per dare tutto in campagna elettorale. Ne è rimasto fuori invece Andrea Agostini, ex sindaco di Porto San Giorgio e volto di punta di Fdi, che avrebbe avuto senso solo in seconda posizione, ovvero eleggibile.
Infine, l’altra fermana che proprio oggi era al fianco del suo capolista: Romina Gualtieri è stata inserita in seconda posizione al Senato dietro Guido Castelli. Un regalo a una sindaca in prima linea nella ricostruzione, pronta a giocarsela alle prossime regionali o magari già il 26 settembre per un posto in Giunta, quando Acquaroli dovrà sostituire la quota rosa Latini, che è capolista della Lega a Macerata in un collegio iper blindato.
Il quadro è quindi delineato: le Marche alla fine avranno 15 onorevoli, dieci deputati (4 dagli uninominali, sei dai listini da cui 2 Fdi, 2 Pd, 1 lega e 11 jolly) e cinque senatori. Tra Fermo e Ascoli, nella migliore delle ipotesi, potrebbero essere eletti 7 onorevoli: Castelli, Latini, Albano, Curti, Lucentini, Verducci (ma in Piemonte) e Fede. Il posto del senatore dei 5 Stelle, oggi capolista alla Camera, è in bilico con Valentina Vezzali, capolista di Forza Italia.