ANCONA - Candidati, primarie, elezioni, Ceriscioli, Longhi, 5 Stelle, civiche ribelli? Niente di tutto questo, se ne riparla il 27 gennaio, forse. Questa la decisione della direzione del Pd Marche, guidata dal segretario Giovanni Gostoli. Nell’attesa riunione, iniziata nel tardo pomeriggio, si è parlato del tema chiave: la sanità.
“Con grande soddisfazione, con solo 4 astensioni e nessun voto contrario, la proposta del nuovo Piano socio sanitario 2019-2021 della Regione Marche, che nei prossimi giorni approderà nel Consiglio regionale, è stata approvata. È positiva l’unità del Pd sul documento più importante di programmazione e di visione futura della sanità marchigiana” commenta Gostoli. “L’obiettivo principale è integrare sempre più il sistema sanitario con quello sociale per garantire nuovi livelli di assistenza ai cittadini, accessibili a tutti e sostenibili.
Con il nuovo Piano sanitario vogliamo ammodernare, migliorare e potenziare la sanità pubblica nelle Marche. Dare risposte a una società che è cambiata, nei nuovi bisogni e nelle nuove esigenze, all’insegna dell’equità territoriale nella distribuzione dei servizi e nelle reti di cura. C’è un particolare investimento per le Aree interne anche con l’istituzione di nuove reti per l’emergenza”.
Si riconosce un ruolo il Partito Democratico, in particolare lo riconosce all’ex onorevole Luciano Agostini che guida il dipartimento tematico. “Dopo anni di tagli, dal 2015 il governo Ceriscioli ha invertito questa tendenza. Nelle Marche abbiamo portato al massimo il budget di spesa per la sanità pubblica; investimenti sempre al top per il personale, per le nuove tecnologie e macchinari all’avanguardia per migliorare la qualità e per finanziare l’edilizia sanitaria”. insomma, sanità promossa a tutto campo, nonostante sia uno dei campi dove piovono maggiormente le critiche politiche, ma anche interne, in particolare dalla Cisl Fp.
Ma Gostoli ribatte con un solo dato finale: “Gli indicatori Lea, i livelli essenziali di assistenza, calcolati dal Comitato nazionale istituito dal Ministero della Salute che ogni anno verifica l’erogazione, dice che siamo una regione in crescita: passiamo da 190 punti del 2015 a 206 del 2018 collocandoci tra le regioni migliori d’Italia. Un risultato di cui siamo orgogliosi. Siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare, ma la strada è quella giusta”.
r.vit.