ANCONA - Nuove misure a sostegno al settore dell'emittenza radiotelevisiva e dell'editoria locale, per adeguare le disposizioni interne al nuovo quadro normativo comunitario e statale di riferimento e per rilanciare le misure a sostegno di un settore che, negli ultimi anni, è stato interessato da processi di innovazione tecnologica, ma anche da una profonda crisi.
Sono le finalità della proposta di legge della Giunta regionale delle Marche "Norme per il sostegno dell'informazione locale", che a distanza di oltre venticinque anni, revisiona l'attuale normativa in vigore dal 1997.
"Abbiamo voluto aggiornare la normativa e riattivare, dopo dieci anni, uno strumento che si rivolge alle realtà di emittenza e comunicazione locale - ha riferito il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -, che negli ultimi anni sono riuscite a mantenere un presidio sui territori, nonostante le trasformazioni del settore. La pluralità dell'informazione garantisce trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini e una maggiore capillarità sui territori".
Dieci articoli in cui la Regione Marche riconosce l'importanza di "garantire un pluralismo effettivo e un'informazione di qualità, fondamentali per la democrazia e lo sviluppo sociale ed economico della nostra comunità".