di Raffaele Vitali
RAPAGNANO – Edilizia, non è tutto oro quello che luccica. Ad accendere il faro su un settore in questo momento al centro delle principali azioni economiche e di sviluppo del paese è Lanfranco Ceroni. Presidente della cassa edile di Ascoli piceno e Fermo, oltre che imprenditore con la Cfl, Ceroni sta affrontando “lo sviluppo di un settore che è stato coinvolto nella rigenerazione urbana e nel Superbonus (oltre al post sisma, ndr). Una fase di dinamismo che non vedevamo dal 2008”.
Questo dopo che la pandemia ha bloccato solo per un paio di mesi il settore delle costruzioni. “Siamo di fronte a un vero e proprio boom. Ma non è tutto oro quel che luccica” ribadisce.
Se da una parte è oggettivo il proliferare di cantieri e lavori, dall’altra c’è il notevole rincaro dei prezzi dei materiali e una crescente difficoltà nel reperirli. “Elementi di non secondaria importanza per chi intende lavorare con serietà e nella estrema correttezza sui luoghi di lavoro”.
Se non arriva il materiale, diventa difficile rispettare i tempi di consegna e le scadenze legate ai vari bonus. “questo ancora di più se si vogliono rispettare tutte le regole, garantendo la sicurezza dei dipendenti di fronte a ogni fattore di rischio”.
Il lavoro c’è, ma deve essere di qualità. “Abbiamo un confronto stabile con le organizzazioni sindacali e concordiamo che il tema della prevenzione e della sicurezza sui cantieri sia fondamentale per garantire un lavoro di qualità per tutti gli attori coinvolti: imprese, lavoratori, enti locali e cittadini che potranno vivere un profondo cambiamento del settore delle costruzioni e di edifici costruiti con cura e con qualità dei materiali. Quindi serve tassativamente semplificare al massimo le procedure e allungare i tempi di scadenza dei bonus, anche quelli relativi alla ricostruzione, possibilmente non all’ultimo giorno ma subito”.
Quello dei tempi è un tema da tenere sula scrivania della politica. “Se penso alle tante risorse in campo, dalla ricostruzione al Pnrr passando per i vari bonus, è fondamentale tutelare il lavoro di qualità e non competere solo sui tempi stretti di realizzazione e consegne, considerando anche le numerose imprese che nascono dal nulla, soprattutto prive di formazione professionale”.
Se no si rivedono i tempi, i rischi sono di due tipi: il primo è che la mancanza di materiali “potrebbe costringere le imprese a lavorare in fretta e sappiamo che nell’edilizia questo porta solo disagi e problemi ai lavoratori; il secondo è che il mancato rispetto dei tempi “potrebbe creare i presupposti per azioni legali che comunque non porterebbe all’obiettivo dettato dalla ratio dei bonus”.
Per questo, Lanfranco Ceroni concorda con il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Fermo che ha annunciato controlli sempre più stringenti sui cantieri: “Le organizzazioni criminali hanno sempre avuto un monopolio nella gestione e nel trasporto dei materiali edili, e soprattutto riescono ad intercettare con facilità le nuove risorse economiche: noi dobbiamo essere pronti a tutelare il lavoro giusto ed il nostro territorio”.