FERMO – “Lo stato dell’economia è debole”. È chiaro Roberto Cardinali, presidente di Confindustria Marche, nel commentare i dati del terzo trimestre forniti dal centro studi e da Intesa San Paolo. E soprattutto non ci sono prospettive di crescita per gli ultimi mesi.
Nel trimestre luglio-settembre 2024, l'industria manifatturiera regionale delle Marche registra attività produttiva e commerciale in calo rispetto ai primi mesi dell'anno e con andamento sottotono anche rispetto ai livelli rilevati nello stesso periodo del 2023.
La produzione industriale ha registrato una flessione del 3,0%, nel secondo il calo era stato del 3,8%, in linea con quello nazionale che è stato del -2,6%. "L'incertezza derivante dal debole andamento dell'economia tedesca, dall'acuirsi delle tensioni internazionali e dalle elezioni USA ha pesato sull'economia regionale. Tuttavia, le decisioni di riduzione dei tassi prese dalle banche centrali per sostenere l'economia e contenere l'inflazione hanno portato qualche beneficio" spiega Cardinali
I numeri dicono che è diminuita la forza del mercato interno, mentre si è ripreso debolmente l’export. Combinazione che ha per ora permesso di mantenere la forza lavoro.
“In questo scenario - ha concluso Cardinali - il miglioramento delle attività di esportazione, seppur ancora contenuto, è un buon segnale. Le aziende marchigiane stanno cercando di superare il momento difficile puntando sui mercati esteri, mantenendo allo stesso tempo un presidio significativo sui mercati più maturi e competitivi”.
r.vit.