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Economia, gli artigiani non si arrendono: i consigli di Gregorini al Governo."Credito d'imposta, investimenti, bonus edili"

14 Novembre 2024

FERMO – Quando parla di moda Otello Gregorini non spreca mai parole, da segretario della Cna marche di battaglie ne ha condotte tante negli anni. Oggi siede sulla poltrona più pesante, quella di segretario generale e per questo ha accesso alle stanze più importanti. Come quella di Palazzo Chigi dove si discuteva della legge di Bilancio.

“La mancata soluzione dei problemi creati dall'Agenzia delle Entrate in relazione ai contributi per le imprese del settore moda che hanno aderito alla procedura per il riversamento del credito d'imposta in ricerca e sviluppo, è inaccettabile” ha sottolineato Gregorini.

Che poi ha affrontato una serie di tematiche aperte e scottanti: "Siamo contrari alla riduzione delle detrazioni per lavori edili. E non ci convincono le modifiche che restringono ulteriormente l'ambito del cosiddetto super bonus per il 2025. Provvedimenti che ridurranno notevolmente gli investimenti. E' necessario invece il riordino delle detrazioni fiscali attraverso un approccio organico in coerenza con il recepimento della direttiva casa". Che poi era l’approccio iniziale del governo Meloni, che poi ha deciso per il taglio drastico.

Tra le altre criticità del testo presentato dal governo, su cui chiede di intervenire, la Cna include: il taglio di 4,6 miliardi al Fondo automotive, che rischia di compromettere la competitività della filiera automobilistica italiana, già duramente provata; l'estensione dell'applicazione della web tax.

“Ci sono poi questioni neppure considerate come la riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi anche per potenziare ulteriormente le operazioni di importo ridotto preferite dalle piccole imprese; il rinvio delle polizze per rischi catastrofali; l'abbassamento della soglia di 200mila euro per gli investimenti agevolati nella Zes unica Mezzogiorno allo scopo di fissare un valore maggiormente aderente alla realtà esistente; la revisione delle misure e della tempistica contenute nel Piano Transizione 5.0 per tenere in considerazione le esigenze del sistema produttivo nel suo complesso senza penalizzare le Pmi, spesso escluse da provvedimenti tarati solo sulle poche grandi imprese e non sulla quasi totalità della platea imprenditoriale italiana”.

Tutto da buttare? Gregorini a palazzo Chigi ha parlato anche del buono, che è poco ma c’è: la conferma del taglio dell'Irpef, la deducibilità del 120 per cento dei nuovi assunti a tempo indeterminato, la detassazione delle spese abitative dei neo-assunti e il rifinanziamento della cosiddetta Legge Sabatini.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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