FERMO - “L'auspicio è che il suo esempio luminoso possa orientare l'attività di coloro che raccoglieranno la sua eredità”. Nelle parole di Giuseppe Guzzetti, per vent’anni presidente dell’associazione Fondazione e casse di Risparmio italiane c’è tutta la speranza di un settore che con Amedeo Grilli, presidente Carifermo, ha perso una figura cardine.
“La scomparsa repentina e improvvisa di Amedeo Grilli mi ha molto sconvolto. È una perdita veramente grave per il mondo delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio, quest'ultime ormai ridotte a poche unità in Italia; ma soprattutto per la sua città e il suo territorio” prosegue Guzzetti, che dell’Acri è stato presidente fino al 2019.
Tra loro, anno dopo anno, sono aumentate stima e amicizia. “Ho avuto modo di constatare il rigore morale, l'attenzione ai problemi economici e sociali della provincia di Fermo e alla sua competenza professionale”.
Grilli sapeva far emergere il suo mondo ance ai tavoli nazionali. “Aveva una grande sensibilità verso i temi sociali fermani. e soprattutto per i giovani aveva una attenzione forte”. indimenticabile una sua frase: ‘i giovani sono il futuro e dobbiamo fare in modo che si preparino nelle migliori condizioni a questo futuro’.
Uomo di cultura, ma anche abile banchiere, pur provenendo dal mondo dell’Ingegneria: “Ha avuto meriti importanti, ha saputo mantenere in equilibrio i conti della Cassa, produrre utili da destinare alla Fondazione e, soprattutto, supportare il tessuto economico e produttivo di Fermo e del suo territorio”.
Un lavoro riconosciuto anche dal senatore Francesco Verducci, unico parlamentare del Fermano: “Un uomo autorevole, di spessore e qualità, con una visione molto acuta. Aveva chiara la consapevolezza delle sfide del territorio nel contesto globale in continua trasformazione. Ha svolto anche ruoli di rilievo nel sistema creditizio bancario nazionale dove era considerato un interlocutore serio e credibile. Amedeo ha sempre tenuto vivo il legame indissolubile tra economia, cultura e beni culturali come leva di sviluppo del territorio. Ha sempre esercitato le sue funzioni con rispetto delle istituzioni, con uno stile di discrezione e sobrietà avvalorato dalla sua caratura personale e umana”.
‘Perdita’ è la parola che torna sempre: “Una personalità che ha saputo incarnare con intelligenza e lucidità una funzione dirigente”. I funerali si terranno domani, lunedì, alle 1030 al duomo di Fermo.