SMERILLO - È tempo di ridare contenuto alle parole e lo sa bene il Festival Le Parole della Montagna che da anni, fa ruotare il suo intero programma intorno a una parola collegata alla montagna. Mai una parola banale, né tanto meno scivolosa, ma una parola forte di significati simbolici e trascendenti a cui aggrapparsi per arrivare al centro dell’Uomo, per arrampicarsi verso le Terre Alte. Precipizio è la parola scelta per l’edizione 2025, che il vocabolario definisce come luogo scosceso, dirupo, da cui si può facilmente cadere. In un’epoca in cui ci sembra davvero di vivere sull’orlo di un precipizio, il Festival ha sentito la necessità di riflettere sui movimenti di una società al collasso, costretta a vivere con la perdita di molti punti di riferimento. L’intenzione del festival – ci anticipa la Direttrice Artistica Simonetta Paradisi – è indagare, con il consueto approccio multidisciplinare, la possibilità che le incertezze e gli sconvolgimenti del nostro tempo diventino una positiva occasione di connettersi con la nostra parte più creativa ed emotiva, proiettare lo sguardo oltre l’orizzonte cupo che si prospetta, verso nuove visioni; ma anche dare voce, come novelli Ulisse, al continuo conflitto fra il bisogno di restare attaccati a ciò che ci è familiare e il desiderio di lasciarsi andare, mollare gli ormeggi e inseguire i nostri sogni. Una edizione che, su questi presupposti, promette momenti di grande interesse. Come al solito, molti saranno i grandi nomi della cultura che arriveranno nel piccolissimo borgo Smerillo, per rinnovare il miracolo di un esclusivo appuntamento culturale, che si verifica oramai da 16 anni. Il format è quello collaudato, che alterna incontri e spettacoli nei più suggestivi scorci del Borgo, ai laboratori esperienziali nel bosco e alle escursioni sui Sibillini. Ma non mancheranno anche sorprese e novità. L’appuntamento a Smerillo è dal 17 al 20 luglio, con anteprime a Monteleone di Fermo e Monte San Martino. www.leparoledellamontagna.it