"FERMO – Dalla Cina per cantare. Luglio in musica, dal 17 al 23, a Fermo con il ‘Festival Opera Marche International’ che unisce il capoluogo all’Oriente, seguendo quel filo che è stato creato da anni dal conservatorio Pergolesi.
Francesco Hu è il presidente dell’associazione che porta il nome del festival e che ha trovato nel sindaco Paolo Calcinaro e i suoi assessori la spalla adatta. “Il nostro conservatorio prima del Covid accoglieva in media 90 studenti cinesi a cui si aggiungevano altri 40 del corso di lingua. Erano anche una grande risorsa del centro storico. Il Covid ha creato un calo fisiologico che ora cerchiamo di recuperare. La Cina ha voglia di cultura e soprattutto di Itali, Fermo all’interno di questo sviluppo è fondamentale. Ben venga questa iniziativa di Hu e Salvatore Mattii”.
Hu, in Italia dal 1997, ha scelto Fermo: “Il legame è nato con Francesco Trasatti, quando era vicesindaco, con cui andai in Cina. Da quel viaggio ho creato una serie di eventi, paralleli al mio lavoro di imprenditore. Il mio piano è fare delle Marche un perno della Cina. Da qui il Festival Opera che solo le Marche possono ospitare grazie ai tantissimi teatri a disposizione”. Voleva qualcosa di grande e così ha chiamato Mattii e Roberto Acquaroli, che lavora con il cinema e Sanremo.
Arriveranno duecento cinesi che per nove giorni vivranno il Fermano e altri sette giorni gireranno l’Italia. “ci siamo organizzati anche per la logistica con pulmini che permetteranno di visitare i tanti borghi. Il pre lancio ha avuto dieci milioni di visualizzazioni” prosegue Hu. I cinesi hanno voglia di viaggiare, dopo tre anni di chiusura. “Fermo è bella, facciamola conoscere”.
Perché l’uomo dei cavalli al suo fianco? “Mia mamma organizzava il Festival della canzone lirica, per cui per mee è un ritorno al passato. Parliamo di un progetto pluriennale, non ho dubbi sul risultato” commenta Mattii. Ora sono tutti in attesa dei visti dell’ambasciata. “Il festival sarà poi pubblicizzato in tutta Italia e non solo” prosegue Mattii confermando il piano di strategia di Hu che vuole creare nuovi ponti.
Il target degli ospiti è tra i 18 e i 40 anni, arriveranno e si esibiranno. “Nel mondo dell’Opera trucco e capelli sono fondamentali. Per anni ho lavorato con Cristina Mazzavillani, moglie di Riccardo Muti. Qui vedo la professionalità necessaria”.
L’assessore Scarfini è stato il gancio come politiche giovanili, che lavorano in questo caso con Cultura e Turismo: “Potrebbe essere un ponte anche per un festival dello Sport, di certo un primo passo per nuove esperienze con un Paese che ci ama”. Micol Lanzidei, assessora alla Cultura, aggiunge: “La musica da sempre costruisce relazioni. Noi sappiamo quanto il legame di Fermo sia forte, pensiamo a Teodorico Pedrini e non solo a padre Matteo Ricci. Noi apriamo le porte del teatro dell’Aquila e speriamo anche di Villa Vitali”.
Se arrivano 230 cinesi, si muove pure l’economia: “Questo è un Festival voluto davvero su Fermo e il Fermano. Siamo pronti, non è un caso – chiosa Annalisa Cerretani che ha la delega al Turismo - che più assessori si mettano insieme. Ognuno con il suo personale per far crescere un appuntamento che deve radicarsi nel tempo”. Già riservate camere nelle strutture del territorio, dall'Astoria a villa Nazareth.
Il programma. Apertura del festival a Villa Vitali, canteranno Estibaliz e altri ospiti; masterclass voce e paino per i giovani cinesi; gran finale al teatro dell’Aquila. " E - conclude Hu - abbiamo già un accordo anche con un social cinese. Il nostro piano è quinquennale. E intanto lavoriamo anche con Corea e Singapore”.
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