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Due privati, una scuola 'santuario', le imprese: il Montani non si ferma e cresce con la tecnologia. Nuovo laboratorio di elettronica

19 Gennaio 2023

FERMO – Il Montani non è solo Meccanica e Chimica. C’è un mondo, quello dell’Elettronica, che vive in autonomia e poi interagisce con gli altri settori. “Da tempo investiamo nell’automazione, perché questo indirizzo è per noi fondamentale” sottolinea la dirigente Stefania Scatasta che lavora per migliorare ogni settore.

Si migliora dal lato culturale e da quello laboratoriale. “Un nuovo laboratorio realizzato unendo la visione della scuola, l’operatività della Provincia e l’intervento delle aziende del territorio che cercano e aspettano capitale umano. I laboratori, per essere così attrezzati, hanno bisogno di partner prestigiosi come sono la Siemens e Rema Tarlazzi. Un colosso internazionale e una realtà regionale di primo livello che guarda al Montani sempre con attenzione”.

C’è poi il mondo docente, con in testa i professori Daniele Scendoni, Andrea Postacchini e Cognigni, che dà gli spunti per far sì che i laboratori siano sempre innovativi. “Noi dobbiamo unire la storia del Montani di ieri con il futuro. Per essere innovativi serve una sinergia continua con le imprese”.

Incassa le migliorie Michele Ortenzi, presidente di un ente che sul Montani ha programmato milioni di euro di lavori: “Il mondo negli ultimi anni è cambiato, la scuola non può restare fermo. E il fatto che il Montani sappia attirare partner di così alto livello conferma il buon lavoro che la dirigente Scatasta sta facendo”.

La dottoressa Raffaella Menconi è il volto della Siemens: “Focalizziamoci sul laboratorio che permette di toccare e vivere l’attualità. I giovani hanno bisogno di uscire dalla scuola con conoscenze e strumenti per entrare nel mondo del lavoro in modo consapevole. Con la tecnologia bisogna lavorarci da subito. Vale anche per le imprese, che devono investire in formazione. I giovani servono anche a questo. La sinergia tra scuola e azienda è cruciale, noi ci crediamo e oggi quattro colleghi sono a Fermo proprio per confermarlo. Noi crediamo nel Montani, che ci ha illuminato con la sua visione concreta di cosa sia meglio dare agli studenti e al territorio”. Da Siemens il grazie anche a Rema Tarlazzi che ha subito aderito al progetto, “e non è scontato” ribadisce la Menconi.

L’Amministratore delegato Franco Cossiri è legato al Montani, che definisce un santuario, visto che il padre si è diplomato al Montani e anche lui ci ha studiato per quattro anni prima che la pallacanestro, ex giocatore della Sangiorgese dei tempi d’oro, lo portasse altrove. “Siamo in pieno ricambio generazionale, stiamo per compiere 100 anni. Gran parte del nostro personale è tecnico, cerchiamo periti industriali e ingegneri, per cui avvicinarci al Montani è importante. Noi lavoriamo molto nell’automazione, da qui il collegamento con Siemens. Ma la vera differenza sul mercato la facciamo con il capitale umano, con i tecnici”.

Questo team allargato, che include anche il Comitato tecnico scientifico scolastico che include anche l’Università, è dietro al progetto, quello che trasforma ‘il pensato in agito’ come ricorda la Scatasta. “Lezione al mattino in aula, matching con le imprese il pomeriggio al Miti per non fermare la formazione e usare i laboratori dell’istituto”.

Scambi che servono per dire ai ragazzi “che ce la possono fare e ci sono tante strade”. Dietro la progettazione del laboratorio c’è il professor Cognigni. “E’ questo il modello Montani: formare ragazzi che diventato la base del tessuto produttivo del territorio. Meritiamo un trattamento speciale. Grazie alla Siemens alcuni colleghi hanno potuto iniziare un percorso di formazione da due anni. Ci siamo confrontati con le aziende abbiamo ideato il laboratorio migliore. Siamo un centro nazionale per la robotica, spesso lo dimentichiamo” specifica il professor Scendoni.

Tutto perfetto, poi serve il ragazzo ricettivo: “Seguono con attenzione quando si trovano di fronte a esperti e progetti pratici. Ne hanno esigenza, dopo tanto tempo in Dad il lavoro sul campo è per loro determinante, li fa sentire già parte del mondo del lavoro”.

Si crea così una scuola aperta, trasparente in cui poter vedere quello che viene fatto all’interno. “Il prossimo anno cambierà il tempo scuola, con il Montani aperto tutto il giorno, in cui studiare il pomeriggio, con docenti a disposizione non per il recupero ma per potenziare le risorse che hanno”. Per riuscire a rendere gli studenti ancora più protagonisti, il prossimo anno gli alunni più grandi faranno i formatori di chi deve scegliere una scuola ma anche di lavoratori che devono crescere in un settore.

Tornando al nuovo laboratorio, sarà in costante rinnovamento: grazie all’investimento del privato ci sarà un aggiornamento continuo delle tecnologie per dare il massimo a ogni studente.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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