SERVIGLIANO – L’Università è chiusa, fisicamente, per l'emergenza Coronavirus ma vive via web. Lezioni, esami e tante lauree. Che di certo saranno ricordate dai partecipanti, collegati da casa, con la famiglia non più lontana dalla cattedra ma dietro il divano.
E così a Servigliano: due computer, la diretta skype, da un lato Miriam Cordari, dall’altra la commissione di laurea. A poca distanza la famiglia, con la mamma, medico di base, che vive giorni di super lavoro.
Niente feste di gruppo, altrimenti arriva il governatore della Campania coni carabinieri, nessun abbraccio dal vivo degli amici o lancio di coriandoli, ma con le persone più care, la famiglia, al fianco.
Miriam Cordari si è laureata in Giurisprudenza (Università di Macerata) discutendo una tesi in diritto del lavoro con il titolo: “La controversa applicabilità dell’art. 18 della legge del 20 maggio del 1970, n. 300 al pubblico impiego contrattualizzato. Profili sistematici e giurisprudenziali". Una discussione durata venti minuti dopo 5 anni di studi: “Mi aspettavo di viverlo in maniera diversa. Tuttavia stiamo vivendo un momento storico che fa riflettere e fa vivere questo evento in maniera eccezionale. Bello avere la mia famiglia. Felice di aver raggiunto il traguardo con la speranza di poterci presto rialzare e tornare alla normalità con più consapevolezza e maturità che questo evento drammatico ci sta insegnando”.
E alla fine, corona d’alloro, questa sì vera e tangibile, come la laurea che non scorderà mai.