Ci sono due certezze dopo il ‘RendicontiAmo il Fermano’ del presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli. un mix di luci e ombre.
La prima è che il Murri non avrà mai l’emodinamica. “Fermo ha un aspetto strategico. Il punto sono le reti cliniche che permettono di portare servizi anche dove non ci sono i numeri per averli. Penso quindi allo spostamento di equipe. I contenuti non aspettano il contenitore, quindi tramite convenzioni con Torrette si colgono opportunità. Emodinamica, per legge, più di quattro punti non può averne. Non ci si può inventare il quinto. Ogni ospedale ha le sue peculiarità”. E aggiunge Cesetti: “Fermo è il riferimento per gastroenterologia e cardiologia. Macarri e Gabrielli sono i due primari che guidano la macro area. Detto questo, sono sicuro che presto avremo due sale attrezzate al Murri per l’emodinamica in cui Gabrielli potrà avviare le attività programmate”.
La seconda è la viabilità. La Regione il 30 gennaio sarà al tavolo con la ministra per le Infrastrutture Paola De Micheli e porterà con sé la richiesta più semplice: “Terza corsia fino a Pedaso, per cui c’è già tutto, incluse le varie Vie, e poi ragionare sull’arretramento” riprende Cesetti. Quindi, meglio cominciare a fare i conti con la realtà: l’A14 se verrà ampliata sarà fatto in sede. “Per me la logica vuole che le tre corsie arrivino fino all’incrocio con l’A24” ribadisce Ceriscioli.
Che poi rilancia il piano infrastrutturale con Mare – Monti, Mezzina e scogliere emerse. “Consapevole della necessità di questa progettualità, la Regione ha messo in campo risorse: per questi interventi sono necessari 322 milioni. La Regione ne ha già messi 153 nel bilancio e sono già cantierabili. Il problema è che in questa fase gli spazi di dialogo sono molto bassi, con il Governo che minaccia ogni giorno di togliere le concessioni.
L’ampliamento corre al fianco della riqualificazione di gallerie e viadotti. Ma non è facile immaginare che il Governo si accordi per l’ampiamento della terza corsia che fino a Porto Sant’Elpidio è stata fatta con l’aumento dei pedaggi, mentre ora qualcuno deve decidersi a investire. Non stiamo fermi, dopo l’incontro con il ministro si è accelerato il progetto di lavori sui guard rail. Però capiamo in quali difficoltà ci si muove. Noi giocheremo per questo l’area di crisi complessa, questo territorio ha bisogno di un potenziamento infrastrutturale. Questa è la parte di territorio che ha più di necessità” conclude Ceriscioli.
@raffaelevitali