FERMO – La tragedia che si è consumata in pieno centro ha lascito sgomenti i residenti. La morte di due ventenni è ora al centro delle indagini della Polizia di Fermo. La domanda principale a cui dare una risposta è: chi era la terza persona che si trovava in casa con i due e ha probabilmente chiamato i soccorsi? Perché sul fatto che ci fosse qualcun altro gli inquirenti non sembrano avere dubbi.
Le due vittime sono nordafricani, regolari, un marocchino del 2000 e un egiziano del 1999, quest’ultimo regolarmente residente nell’appartamento di via Cavour. Il più giovane era già morto all’arrivo dei soccorsi, per i primi i militi della Croce Verde che sono riusciti a entrare grazie al supporto dei vigili del Fuoco. L’egiziano, rianimato sul posto, è spirato una volta arrivato in ospedale.
In pochi li conoscevano non parlano i vicini, ma l'egiziano era un bravo cuoco. Non facevano parte della comunità islamica, come conferma Abdellah Labdidi, Imam di Fermo: “Non erano noti alla comunità. Probabilmente erano da poco arrivati. Di certose si fossero avvicinati li avremmo sostenuti, magari non si sono riusciti a integrare”. Quello a cui l’Imam non crede è che stessero festeggiando la fine del Ramadan con droga e alcol: “Le droghe sono vietate per l’Islam”.
Quello di Labdidi, alla fine, è un appello generale: “Giovani, fatevi guidare dagli adulti, ma voi adulti seguite i giovani, capitene le necessità”. Le indagini quindi proseguono, sono in fase di studio anche le immagini delle telecamere della zona, considerando che chi si è allontanato dall’abitazione lo deve avere fatto a ridosso del coprifuoco, quindi con la città ormai vuota.