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Droga e resistenza all'arresto. Pluripregiudicato fermato nuovamente a Lido Tre Archi

27 Marzo 2025

FERMO - Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia hanno fermato nuovamente un cittadino tunisino di 27 anni, già noto alle Forze dell'Ordine per una lunga serie di precedenti penali. L'uomo è legato alle dinamiche criminali di Lido Tre Archi e della zona di Porto Sant'Elpidio, nota come "Ferro di Cavallo". Dal 2020, il suo casellario giudiziario registra numerosi reati, tra cui furti, spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rissa, violenza privata, violazione dell'obbligo di lasciare il territorio nazionale, invasione di terreni ed edifici. L'ultima denuncia, per violenza privata, risale al 29 gennaio scorso.

Nel 2021, il soggetto si era già reso protagonista di un cruento episodio, intervenendo per favorire la fuga di uno dei capi della faida di Lido Tre Archi, ostacolando l’intervento delle Forze dell’Ordine.

L’ultima operazione che ha portato al suo fermo è avvenuta a Porto Sant’Elpidio, durante un controllo di routine. Gli agenti hanno notato il giovane mentre cambiava più volte direzione con passo accelerato, dopo averli fissati. Insospettiti, hanno deciso di seguirlo. Il tunisino, intuendo le loro intenzioni, ha lanciato un oggetto in una siepe e ha tentato di fuggire verso Piazza Garibaldi. Gli agenti lo hanno inseguito e bloccato in Via dei Mille. Nel tentativo di sottrarsi all’arresto, l’uomo ha opposto una violenta resistenza, sferrando calci e pugni contro i poliziotti, che sono riusciti comunque a immobilizzarlo e a trasportarlo in sicurezza al veicolo di servizio.

Dopo averlo fermato, gli agenti sono tornati sul luogo dove il soggetto aveva gettato il sacchetto e hanno recuperato una busta in cellophane contenente 16 involucri di cocaina, già suddivisa e pronta per la vendita, insieme a 280 euro in banconote di piccolo taglio, probabilmente frutto dell’attività di spaccio. La droga e il denaro sono stati posti sotto sequestro.

Nonostante i numerosi arresti precedenti, l’uomo risultava ancora in libertà, privo di documenti e irregolare sul territorio nazionale. Dopo il nuovo fotosegnalamento, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati commessi. Nei giorni successivi, l’Ufficio Immigrazione e la Squadra Mobile della Questura lo hanno fermato nuovamente e, al termine degli accertamenti, ne è stato disposto il trasferimento presso il CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Bari, in attesa delle procedure per l’espulsione.

Vale la pena ricordare che il soggetto era già stato ristretto amministrativamente per sei mesi fino a dicembre dello scorso anno, ma non era stato riconosciuto dall’Algeria, nazionalità che aveva falsamente dichiarato di possedere.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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