L’agenda Draghi è fatta di riforme aiuti, interventi. È diretto e sereno Mario Draghi nel rispondere alla domanda mentre presenta il decreto legge che mette in campo una enorme quantità di risorse. “Un altro provvedimento di sostegno per le famiglie, di protezione, soprattutto per le famiglie più vulnerabili, e di aiuto alle imprese, una misura di proporzioni straordinarie” prosegue il premier che ha coinvolto, più di altre volte, tutte le parti sociali e i partiti, di maggioranza e opposizione.
“Dico grazie al il ministro Franco che quest'anno e l'anno scorso ha prodotto 3-4 finanziarie. Un impegno del ministro e del Mef veramente straordinario, credo non abbia precedenti, ma tante cose non le hanno...". ribadisce parlando dei 15 miliardi stanziati che si aggiungono ai 35 messi in campo durante l’anno.
Questo è possibile perché “l'andamento dell'economia è di gran lunga migliore del previsto, merito della capacità degli italiani, delle imprese e della politica del governo che ha mantenuto l'obiettivo del deficit".
E infatti, niente scostamento di bilancio: “La crescita annuale è pari al 3,4%, più di quanto stimato in aprile per tutte il 2022 dal Mef. Si tratta di un dato molto positivo, sia se lo confrontiamo con i dati recenti sia con quelli degli altri Paesi. L'Italia non era mai cresciuta più del 2%. La crescita dell'Italia è veramente straordinaria. Anche secondo il Fmi cresceremo più di Paesi" come Germania e Stati Uniti. Anche i dati sul lavoro sono incoraggianti".
Tornando all’agenda Draghi, ribadisce: “È piena di risposte pronte ai problemi che si presentano: Covid, piano Pnrr e conseguimento degli obiettivi”. Ha ancora obiettivi: “Vorrei riuscire ad arrivare a dare al Governo successivo anche gli altri punti chiave per il Pnrr. Non soddisfarli indebolirebbe la credibilità del Paese”.
La seconda caratteristica della sua agenda è la credibilità. “Il Governo ha avuto questa credibilità interna e internazionale. Avere il credito internazionale alto come lo ha l’Italia è importantissimo. Per la crescita interna, per l’equità sociale. Per poter fare le riforme senza il vincolo esterno ostile”.
Autunno difficile? “Avevo previsto un andamento meno positivo. Il terzo trimestre potrebbe essere migliore di come viene previsto, anche da parte delle imprese che sono invece negative. Resta il fatto che l’inflazione continuerà, il prezzo del gas no diminuirà. Ma gli stoccaggi stanno andando molto bene, sul razionamento vedremo. Il governo ha diversificato l'offerta del gas e oggi la nostra posizione è decisamente migliore rispetto agli altri paesi europei per stabilità di forniture e il livello degli stoccaggi è oltre il 70%. Di certo non è tollerabile che mentre famiglie e sistema produttivo è in difficoltà, ci sia un settore, quello energetico, che elude le disposizioni del Governo. Questo non è tollerabile, pagheranno per gli extraprofitti”.
Per proseguire, servirà dopo le elezioni qualcosa in più: “Tutto questo che abbiamo oggi richiede non so quale formula politica, di certo richiede coesione sociale e, come ha detto Crosetto, politica. Serve la consapevolezza che ogni italiano incontrerà delle difficoltà”. Ma intanto: la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale. L’agenda Draghi ancora non si è chiusa.
r.vit.