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Doucal's cresce, la ricetta di Giannini: "Il lavoro c'è, servono mani. I titolari si guadagnino la fiducia dei dipendenti"

27 Giugno 2023

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – La vetrina internazionale del Pitti ha caricato le pile agli imprenditori. “Dopo il Covid, finalmente rivedere americani e cinesi è stato un bel segnale. Ci sono poche occasioni di qualità nel mondo del fashion e vanno colte. Poi si lavora in showroom” racconta Gianni Giannini, titolare con il fratello del calzaturificio Doucal’s di Montegranaro.

Giannini, la nuova fabbrica che vuole realizzare a nella collina fermana che punto è?

“Se tuto va bene a settembre inizieremo i lavori. Entro un anno vogliamo entrare, mi piacerebbe trasferire l’azienda a fine estate, altrimenti per ottobre 2024”.

Tempi più lunghi del previsto, perché?

“Abbinare le mie idee a quelle dell’architetto non è semplice. Ma chi ci lavora siamo noi. Ho la mia visione, molto chiara. La scelta della campagna come luogo di base è il valore da arricchire. Non è un caso che Fendi abbia realizzato la sua nuova azienda in mezzo al verde. La nostra avrà un’identità chiara”.

Come arriverà Doucal’s all’inaugurazione?

“Crescendo. Abbiamo chiuso il 2022 con circa 20 milioni di fatturato e prevediamo un +20% nel 2023”.

Come ci riuscite?

“Ampliare i mercati e consolidare la presenza dove funzioniamo: non c’è una strategia unica, perché il mercato è davvero volubile. Un conflitto, un embargo, una crisi sanitaria, servono sempre i piani B”.

Mercati che l’hanno colpita?

“Non posso parlare di soprese inaspettate. Ma è evidente che il mercato premia brand e scelte determinate. Fare qualità, non seguire solo la moda e le sneaker è qualcosa che caratterizza pochi. Una strada complicata, non è neppur facile trovare il personale per garantire un certo lavoro. Ma sapevo che alla lunga avrei raccolto. Puntiamo come sempre a essere una piccola ma grande testimonianza del made in Italy”.

Figure, il corso per orlatrici (le domande per partecipare si chiudono a luglio) è una strada?

“Me lo auguro. Il futuro lo vedo bene se ci saranno le braccia, perché non mancheranno mai i cervelli: i giovani sono molto intelligenti e preparati. E va bene, servono per lo sviluppo. Il rischio è che vengano meno le mani, ma per fare made in Italy e qualità non può farne a meno. Non sono figure che recuperi in altri paesi, le comunità straniere troppo spesso si insediano e restano per poco tempo. In particolare i giovani che si formano in Italia e poi magari vanno nelle metropoli o in Francia o Germania, avendo legami molto ramificati”.

Come si affronta la questione?

“Da qui ai prossimi 5-10 anni il problema è sotto controllo, ma se non cambia il sistema avremo davvero una questione insormontabile. Vale anche per le aziende del lusso che si sono insediate in Toscana, Veneto, Emilia e ora Marche. Saranno regioni con un futuro produttivo?”.

Fiducia nel futuro?

“Se c’è serietà, non la metto in discussione. Di certo c’è nei dipendenti, l’azienda è una grande famiglia. Si litiga, ma poi si riprende la strada tutti insieme. La fiducia un titolare se la deve guadagnare. Il dipendente lavora bene e rispetta la proprietà quando ha fiducia, che ci garantiamo attraverso tanti gesti. Il dipendente oggi è esigente, è evoluto e sa che se vuole trova alternative”.

50 anni di Doucal’s, che effetto fa?

“Bello, è un primo step. Al Pitti lo abbiamo condiviso con le nostre maestranze, che hanno realizzato live il nuovo mocassino ‘Mario’ dedicato a mio padre, che ancora viene in azienda. E lo abbiamo fatto mettendo in mostra anche le scarpe realizzate dal 1973, decennio per decennio, inclusa la scarpa che esponemmo al Moma di New York. Un’anteprima del museo che realizzeremo entro la nuova fabbrica”.

Giannini, il mocassino è sempre di moda?

“Lo abbiamo realizzato super classico, con materiale anticato a mano, costruzione fondo cuoio, ma con all’interno la modernità del fussbett in memory foam super confortevole e colorato. Visivamente c’è l’impatto, fino a che non viene indossato dove resta il classico che è di tendenza in un mondo che ha un eccesso di proposta sportiva”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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