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Dopo l'air e la suola che respira, brevetto industriale alla Fessura Reflex di Montegranaro: massaggia il piede ed è ecosostenibile

28 Maggio 2020

Vecchiola: due anni di studi, ricerche, confronti ed esami.

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – Due anni di lavoro, di esami, di confronti, di spese. Due anni e poi la notizia più attesa: la Fessura Reflex, pensata e ideata a Montegranaro, è un brevetto industriale.

Cos significa? Tre esempi aiutano a capire l’importanza di questa conquista: il sistema air della Nike è un brevetto industriale, la suola che respira della Geox è un brevetto industriale, il materiale idrorepellente della Gore-Tex è un brevetto industriale. “Avevamo depositato il brevetto per la nuova tecnologia inventata due anni fa. Una tecnologia che ha la sua base nell’intuizione di una laureanda all’accademia di design, Sofia Telatin.

“La nostra – spiega Andrea Vecchiola, imprenditore calzaturiero, titolare con i fratelli della Fessura di Montegranaro – è un’azienda che vive nell’innovazione”. Il primo brevetto nel 1999 con la scarpa che si smonta, poi nel 2010 la scarpa calzino. Da due anni lavoriamo sul massaggio riflessologico plantare.

“Il sistema prevede quattro pressioni sulla pianta del piede. Sofia ha avuto l’idea e per questo le abbiamo garantito delle royalties, poi siamo entrati in scena noi. Abbia studiato il sistema di come inserire i cuscinetti nella suola per farli spingere sula pianta del piede. Abbiamo inserito una membrana che separava i cuscinetti dal piede. Una soletta decostruita su cui sentire la pressione. Un sistema di cuscinetti scollegati uno dall’altro”.

Il brevetto industriale non è il semplice riconoscimento dell’oggetto: “Lo ottieni quando risolvi un problema: l’idea non è un oggetto, ma è una tecnologia che risolve una questione esistente. Le soluzioni possono essere differenti, con il brevetto arrivi a una soluzione specifici. Noi creando un massaggio riflessologico, ma senza contatto con zone esterne, abbiamo raggiunto l’obiettivo: materiali riciclati e benessere psicofisico”. Un buon modo per affrontare il post virus.

Centomila euro l’investimento tra brevetti, stampi e avvio della produzione della Reflex. “Prime risposte dal mercato importanti, chiaro che ora con il brevetto diventiamo un player sul mercato”. Quello che Andrea Vecchiola vorrebbe è che l’innovativa tecnologia realizzata insieme con la Finproject che con il suo materiale ha garantito l’elasticità, l’effetto rebound, grazie a una nuova mescola che permette di non affossare ma di avere una risposta elastica da ogni passo insieme con il delicato massaggio, diventasse parte delle collezioni dei principali brand.

“Reflex vuole essere una piattaforma tecnologica per portare altri brand ad entrare nel mondo fashion-wellness, che secondo noi sarà il trend del futuro. Penso a Tod's, Prada, Geox, Diesel, Premiata e altri, noi siamo aperti a diverse forme di collaborazione". Il brevetto è infatti a disposizione dei competitor, un po’ come ha fatto la Gore-Tex.

“Il tutto con dietro la filosofia della medicina cinese della riflessologia plantare con quattro zone che si riferiscono ognuna a una zona del corpo. Mind, la zona delle dita dei piedi che agiscono su testa e cervello, riducendo lo stress; energy, che è la parte attaccatura delle dita, agisce su polmoni; vitality nell’arco del piede e stimola le funzioni vitali, cuore e fegato; mobility stimola spina dorsale”.

Piace la reflex, tanto che Vecchiola ha raggiunto un accordo con la Pepsi per una special ediition da lanciare sul mercato mondiale. E altri ne arriveranno, considerando che alla suola, su richiesta, è abbinata anche una tecnologia che permette di collegarla a un’App per il mondo Apple. A dicembre è iniziata la distribuzione con uno spring summer avanzato finto a febbraio. Chi aveva ricevuto a dicembre le scarpe, a gennaio chiamava per i riassortimenti, poi è arrivato il Covid.

“Deve e può diventare un business. Quello che abbiamo capito crescendo è che non si può fare sempre tuto da oli. Quando abbiamo inventato la scarpa intercambiabile, la Mummy, abbiamo scelto di blindare il nostro brevetto. Questo ci ha dato immagine, ma non quanto avremmo immaginato dal punto di vista economico. Oggi, avendo ottenuto la qualifica di brevetto industriale cambiamo strategia e ci mettiamo a disposizione, come fornitori o semplicemente come proprietari della tecnologia che garantisce benessere psicofisico e sostenibilità” conclude Andrea Vecchiola.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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