FERMO – Forza, cambiamento, leadership e coraggio. In queste parole è riassunto il senso dell’incontro intitolato ‘Donne in uniforme in prima linea’ che ha riempito la mole vanvitelliana.
La manifestazione, giunta alla terza edizione ed impreziosita dalla presenza di oltre 300 tra ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta la regione, ha rappresentato il culmine di un progetto della Commissione regionale per le pari opportunità (Cpo), condiviso con l'Ufficio scolastico regionale, Forze Armate e dell’ordine.
A salire sul palco per raccontare le motivazioni della loro scelta, il percorso affrontato e le esperienze vissute, quattordici donne facenti parte dei corpi dell'Esercito, Marina Militare, Aeronautica, Carabinieri, Forestale, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Stradale, Penitenziaria, Ferroviaria, Postale, Municipale e Vigili del Fuoco. Tra di loro, premiata poi sul palco dal prefetto Edoardo D’Alascio, il maresciallo della Finanza di Fermo, Monica Illuminati: “Ha affrontato momenti di sconforto, mi ripetevo sempre ‘senza fretta, ma senza sosta’. Oggi viviamo in una società veloce, effimera, per cui continuate a studiare, ogni giorno. Se qualcuno di voi può pensare che il successo arrivi in maniera rapida e senza fatica, parte già fallito".
Il raggiungimento degli obiettivi è legato al percorso che uno fa. "L’obiettivo è lo scopo, ma è il percorso che ci forma, che si permette di conoscerci e di conoscere chi ci circonda. Quindi – ribadisce rivolgendosi ai tanti studenti in sala – ricordate che la goccia scava la pietra non con la forza ma con la costanza”.
La sua è una delle storie professionali che si sono poi intrecciate con il racconto dei rispettivi percorsi di studio e di vita familiare. “Un percorso sfociato in questa giornata conclusiva - ha detto la presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini - che ha visto protagoniste tante donne che, nello svolgimento della loro professione, indossano uniformi e sono testimoni di esperienze importanti. Speriamo che il loro esempio, a distanza di venticinque anni dalla legge che aprì le porte al reclutamento femminile nelle Forze Armate, possa servire da stimolo a tante ragazze per intraprendere la medesima carriera”.
A fare gli onori di casa, prima della consegna degli attestati di benemerenza, l'intervento del presidente del consiglio regionale Dino Latini che ha evidenziato l'importanza della giornata “fondamentale per mettere in luce l'esigenza di superare i gap di genere e vincere ogni forma di discriminazione”.
Il saluto del presidente Acquaroli l’ha portato il consigliere regionale Andrea Putzu, al suo fianco i colleghi Mirella Battistoni e Mirko Bilò. Ma anche vertici militari come il tenente colonnello capo sezione Politiche di Genere dello Stato Maggiore della Difesa, Rosa Vinciguerra, che ha ribadito "possiamo migliorare ", l'ammiraglio capo del Presidio militare di Ancona, Antonio Natale, il comandante del Comando Militare Esercito Marche, colonnello Enrico Ubaldo Gabrielli, il prefetto di Fermo, Edoardo D'Alascio, il questore di Ancona Cesare Capocasa. E poi la senatrice Elena Leonardi e l'eurodeputato Carlo Ciccioli.
Raffaele Vitali