FERMO – Una notte importante per il Murri. Si è concluso alle 5 del mattino un prelievo multiorgano. Un 64enne fermano ha regalato la vita a persone più fortunate di lui, grazie ai suoi reni e al fegato. Per riuscirci, però, l’equipe che riunisce Anestesia, Rianimazione e Blocco Operatorio di Fermo, in collaborazione con l'Unità Trapianti di Ancona, guidata dal Dott. Dalla Bona, ha dovuto superare se stessa.
“Dico grazie a tutti coloro che si sono speri nelle ultime 24 ore e in particolare ala dottoressa Daniele Fiore” sottolinea la dottoressa Luisanna Cola insieme con il direttore dell’Asur 4 Licio Livini.
L'attività trapiantologica è quanto di più complesso tra i processi sanitari. “Necessita di un lavoro enorme di sensibilizzazione alla donazione, svolto dalle associazioni e dai centri di coordinamento regionale e locale, di reclutamento del donatore, mantenimento e coordinamento per riuscire ad arrivare al prelievo a scopo donativo” prosegue Livini che ricorda come “il trapianto sia per diverse patologie, sia in ambito pediatrico sia per l’adulto, l'unica terapia salvavita. Il trapianto è possibile solo se si esprime il consenso alla donazione. Il Fermano si conferma come un territorio solidale, disponibile e altruista”.
@raffaelevitali