di Francesca Pasquali
FERMO - Un secondo posto che vale come una vittoria. Se la sono giocata fino all’ultima palla, le ragazze della “Don Celso”, la finale del campionato interprovinciale Fermo-Ascoli under 15. Ha dominato per i primi due set, la squadra allenata da Graziano Colarizi. Poi, nel palazzetto di Pagliare del Tronto, le ascolane hanno avuto la meglio.
Ma Sofia Luciani, Giulia Balocco, Arianna Quondamatteo, Sofia Marrollo, Nicole Del Gatto, Alice Del Papa, Letizia Canullo, Giulia Ortolano, Sara Teodori, Giorgia Cardenà, Chiara Centanni e Ludovica Mainquà non si sono perse d’animo. Sanno di aver dato tutto, il 23 giugno. Stamattina sono state premiate a Palazzo dei Priori.
Al collo di ognuna di loro, il sindaco Paolo Calcinaro ha messo una medaglia. «La bellezza dello sport – ha detto – è che, a volte, il risultato si gioca in pochissimo. Una crudeltà che ne è anche il fascino». Ha ricordato la pallavolista Paola Enogu, il sindaco, la portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi. «L’Olimpiade – ha spiegato – è il simbolo del fascino dello sport. Arrivarci, per tanti, è un risultato strepitoso. Altri si giocano tutto con una stoccata, una palla che può andare dentro o fuori, un centesimo».
«Con questa esperienza – ha aggiunto rivolto alle ragazze – siete entrate dentro il fascino dello sport». Ma lo sport è anche agonismo, voglia di migliorarsi, di crescere. E Sofia Luciani è stata nominata atleta dell’anno della “Don Celso”.
A consegnarle il riconoscimento, Sergio Raccichini, presidente della società sportiva che, l’anno prossimo, compirà trent’anni. Ha parlato di «un gruppo che si è distinto nel settore sportivo», Raccichini. «Lo sport – ha aggiunto – ha in sé un potere integrativo. Ricordando questa esperienza, sarete cittadine del domani migliori».
«L’anno prossimo – ha proseguito – dobbiamo raggiungere quello che non abbiamo raggiunto quest’anno. Un anno difficile in cui abbiamo accettato la sfida anche del Covid, stando molti attenti e prudenti».