di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – La superstrada porta, la superstrada toglie. L’Umbria è così vicina che in un lampo uno dei parroci più amati del Fermano lascia la sua parrocchia, dopo 13 anni, per approdare a un importante incarico.
Don Andrea Andreozzi è stato nominato rettore del Seminario regionale umbro di Assisi. Gli è stato affidato il compito di guidare i futuri sacerdoti umbri, ma non solo visto che il seminario è un punto di riferimento italiano e internazionale. “Un cambiamento importante di vita. San Pio X – racconta don Andrea - è la parrocchia dove, per circa 13 anni, sono stato parroco e che lascerò in autunno per approdare al seminario Pio XI”.
Quasi un segno di continuità nel nome. Una sfida che però gli farà lasciare anche qualche incompiuta, come lui stesso ammette: “Rinvii di appuntamenti importanti per la vita delle famiglie, in particolare quelle che non hanno potuto celebrare i sacramenti dell’iniziazione cristiana o le coppie che hanno visto allontanarsi la data delle nozze. Nello sconvolgimento e nella precarietà del covid-19, la partenza accresce, ancora di più, il senso di disorientamento”. Ma lui, come sempre, fino all’ultimo giorno sarà il perno delle comunità tanto che è al lavoro per provare a organizzare l’estate dei ragazzi, sicurezza permettendo.
Solo che le vie del signore sono infinite e questa corre sulle 4 corsie fino ad Assisi. Da dove don Andrea era partito, visto che san Francesco è stato uno step fondamentale nel suo cammino vocazionale.
“Con gioia e con un senso di gratitudine per la possibilità di ripetere, ancora una volta nella vita, il binomio formazione-lavoro (pastorale): dopo l’esperienza di Monte Urano, il ritorno agli studi al Collegio Capranica di Roma; dopo Porto Sant’Elpidio, il rientro in un seminario, la cui storia e tradizione sono note anche al di fuori dei confini regionali. In tutto questo, mi sento un privilegiato. Forse il Signore sa che ogni tanto ho bisogno di rientrare, in un modo o nell’altro, ai box, per i rifornimenti e per i necessari aggiustamenti da fare nella corsa della vita” prosegue.
Al suo fianco ha avuto l’arcivescovo Rocco Pennacchio, che non ha esitato di fronte a questa possibilità, anche se perdere un riferimento per la comunità così importante è un colpo duro. Ma don Andrea è un ottimista di natura, oltre che un ‘compagno di giochi’ a ogni livello, basta pensare al premio di san Crispino.
E così, ai futuri compagni di vita ecclesiastica manda un messaggio chiaro: “Formatori e i seminaristi di Assisi, spero di trovare un posto, magari in panchina, nella squadra di calcio che so essere molto forte e titolata”.
Ecco lo spirito di un parroco fuori dal comune: “Chiedo a tutti di benedire questa scelta, il conforto della preghiera, la collaborazione negli impegni da assolvere nel “durante” dei mesi estivi, presi dalle tante urgenze del quotidiano. Le ultime parole sono per i preti di Porto Sant’Elpidio e dell’intera vicaria di Sant’Elpidio a Mare: lodo il buon Dio, perché ha nascosto e impastato, nelle nostre vite, il lievito della fraternità”.