FERMO - La Polizia di Stato di Fermo è intervenuta nuovamente a Lido Tre Archi traendo in arresto, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, un soggetto già destinatario di un provvedimento cautelare di divieto di dimora nella provincia di Fermo e di Ascoli Piceno.
In particolare il soggetto, un giovane marocchino di 20 anni gravato da precedenti di polizia, durante l’esecuzione delle misure cautelari avvenute lo scorso 18 settembre, è stato rintracciato in via Segni 3, all’interno di un appartamento dove veniva ritrovato anche un cane di grossa taglia e della sostanza stupefacente.
Un totale di 44 involucri di eroina pari a complessivi grammi 19,00; 11 involucri di cocaina pari a grammi 2,9; 24 stecche di hashish pari a grammi 26 e grammi 1 di eroina nonché la somma di euro 430,79 in banconote di vario taglio.
In quella circostanza il soggetto, presente all’interno dell’appartamento, tentava di darsi alla fuga utilizzando dei ponteggi installati all’esterno per lavori di ristrutturazione dell’edificio ma non riusciva nel suo intento in quanto veniva prontamente bloccato lungo la fuga dagli operatori che cinturavano l’area. In quella circostanza veniva poi denunciato in stato di libertà per il reato di resistenza al p.u. e per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, nei suoi confronti, veniva notificata la misura cautelare emessa dal Tribunale di Fermo che gli vietava di accedere e trattenersi nelle province di Fermo e di Ascoli Piceno ma quest’ ultimo, incurante del provvedimento dell’autorità giudiziaria, veniva nuovamente rintracciato in questo territorio, in particolare in data 30 ottobre proprio nel quartiere di Lido Tre Archi.
Delle predette violazioni veniva informata l’Autorità giudiziaria che in data 3 Novembre emetteva la misura cautelare della custodia in carcere. Gli investigatori della Squadra Mobile si ponevano immediatamente alla ricerca del catturando il quale veniva rintracciato, nella serata di sabato sera, proprio nel quartiere Lido Tre Archi dopo di che veniva accompagnato in carcere a Fermo.