FERMO – Riparte l’attività dell’Osservatorio Permanente sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e sull’Inclusione Scolastica della Provincia di Fermo. Un gioiello, cresciuto sotto l’ex vicepresidente Stefano Pompozzi, che oggi è seguito dalla consigliera Pisana Liberati.
“Numerosi gli incontri che abbiamo programmato con studenti, ai genitori e ai docenti nei mesi di maggio e di giugno. il primo è oggi alle 17 a Montegranaro al Teatro “La Perla” sul tema “Come può essere così difficile? Le difficoltà scolastiche viste dagli studenti con BES e DSA”. A parlare è la formatrice AID, Katia Pasquali. Prove, predisposte ad hoc, sulla percezione, sulla decodifica e sulla comprensione di un testo e sulla riproduzione grafica del gesto, permetteranno ai presenti di sperimentare il significato delle difficoltà di apprendimento”.
A seguire, sabato 14 ore 11 ad Amandola Cineteatro Europa (per studenti, genitori e docenti); mercoledì 18 ore 11 all’IPSIA “Ricci” (per studenti); mercoledì 25 ore 10 a Montegiorgio Ist. Medi (per studenti); giovedì 26 ore 10 a Sant’Elpidio a Mare Ist. Tarantelli (per studenti); mercoledì 1 giugno alle 17 a Pedaso Sala Polivalente (per genitori e docenti).
Il 6 maggio, invece, l’Osservatorio presenterà il progetto dell’Associazione Italiana Dislessia “My Story” che dal 2013 attraversa tutta l’Italia per stimolare positivamente genitori, docenti e giovani dando voce ai ragazzi con DSA attraverso i volontari del Gruppo Giovani AID che con le loro testimonianze sensibilizzano circa i disturbi specifici dell’apprendimento per diffondere consapevolezza e promuovere il dialogo.
“Iniziative di questo tipo – commenta il presidente della Provincia Michele Ortenzi – sono un esempio di collaborazione proficua fra istituzioni e rivestono un’importanza fondamentale sia per gli insegnanti, dando loro un supporto tecnico importante, sia per gli studenti e le loro famiglie al fine di promuovere una comunità scolastica ispirata ai principi dell’inclusione e della partecipazione attiva. La scuola deve essere un luogo di confronto, dove misurarsi sempre con le difficoltà dell’altro, un luogo di stimolo e di ascolto, in cui valorizzare le attitudini e gli interessi di ciascun ragazzo”.
“IL progetto my Sotry – conclude la Liberati - dà modo di conoscere le emozioni frustranti che si generano negli alunni con DSA e BES. Ringrazio l’AID- per aver voluto condividere con noi il progetto “My Story” che attraverso i racconti delle storie individuali dei volontari daranno uno stimolo positivo a quanti parteciperanno all’iniziativa”.