FERMO – “Wega da anni lavora sulla rimotivazione dei ragazzi in dispersione scolastica e sul riorientamento al lavoro. È un aspetto che durante questa pandemia è silente, ma quando tutto ripartirà avremo purtroppo numeri peggiori dei precedenti. Parleremo delle misure e dei percorsi di contrasto e recupero”. Domenico Baratto, presidente dell’impresa sociale Wega ha voluto con forza un incontro per parlare di dispersione scolastica, ma soprattutto di come ridurla e pian piano eliminarla.
Del resto, quello della dispersione scolastica è un fenomeno che purtroppo non diminuisce. “Anzi molto probabilmente vedrà un ulteriore aggravamento post pandemia. Chi era già in difficoltà prima rischia di rimanere sempre più indietro e quindi potrebbe andare verso l’abbandono” prosegue. E questo nonostante l’impegno di docenti e sistema scolastico, che però deve a sua volta aggiornarsi.
Per capire come affrontare il presente e il futuro, Baratto dialogherà, oltre che con uno dei responsabili della formazione di Wega, il pedagogista Filippo Sabattini, con due figure in prima linea nel Fermano e nel pesarese.
Dalle 19, sulla pagina facebook di Wega, si partirà dal titolo “Non è mai troppo tardi”. Far capire se è vero spetterà al coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale XIX di Fermo Alessandro Ranieri e a Mauro Del Bene, docente scolastico e counselor. “I ragazzi che lasciano la scuola rimangono spesso abbandonati a se stessi, senza alternative, occorrono progetti ad hoc per recuperarli, dar loro nuove motivazioni e stimoli, costruire percorsi formativi alternativi che possano professionalizzare subito e facilitare l’inserimento nel lavoro.
Occorre soprattutto un’attenzione particolare personale al giovane che abbandona il percorso scolastico ufficiale, poiché può nascondere più sensibilità, fragilità di carattere e difficoltà familiari e di adattamento sociale, che spesso limitano l’espressione delle proprie potenzialità” conclude Baratto.
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