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Discussione, voto e contratto: 31 infermieri già in corsia. "Abbiamo bisogno di voi". L'appello dell'arcivescovo: pensate anche a Rsa e case di riposo

26 Novembre 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – Discussione, voto, proclamazione e corsia: ecco il presente dei 31 neo dottori in Infermieristica laureati nella sede di Fermo dell’Università Politecnica delle Marche. “Un servizio essenziale che i neo laureati daranno alla società. Mancano infermieri e medici nella nostra regione. La vostra è una vocazione, per cui posso dire solo grazie a chi da domani sarà operativo” sottolinea il prefetto Vincenza Filippi. Lei, come il sindaco, l’arcivescovo e il rettore sono in sala, mentre i laureandi sono collegati.

Sei laureate nel primo blocco. Il rettore Gianluca Gregori parla a loro: “Come università non ci siamo mai fermati. Non era scontato. È nato un centro interdipartimentale per le mascherine chirurgiche, un centro Covid con i docenti di Medicina e tanto altro”. A Fermo le aule sono rimaste sempre aperte, pronte per gli alunni che vogliono studiare in sede, usando anche il wi-fi.

A fine settimana saranno 200 i nuovi infermieri formati tra Ascoli, Macerata e Pesaro: 31 da Fermo. “Iscrizioni e immatricolazioni aumentano, un segnale importante. Ingegneria gestionale cresce sia nella triennale che nella magistrale. Ma è nell’area sanitaria che stiamo investendo con forza, siamo alle autorizzazioni per il corso di Logopedia, che resterà in questa sede almeno per il primo anno” aggiunge Gregori.

Oggi però è il giorno dei dottori in infermieristica: “L’assessore regionale ci ha detto che vi sta aspettando. Il vostro contributo è fondamentale, come è stato quello di tutto il corpo docente. Vi auguro di indossare la maglietta della Politecnica e con entusiasmo con l’obiettivo di dare un servizio a tutta la comunità” conclude Gregori. Ed è così: è pronta l’immissione in ruolo con un contratto garantito per un anno, le domande scadono il 3 dicembre.

Collegate nel maxi schermo ci sono le sei laureande, per loro l’attesa del voto si allunga, la cerimonia è fatta di interventi. Incluso quella del sindaco, pienamente operativo dopo aver sconfitto il Covid, che è arrivato in compagnia del ventenne consigliere comunale Edoardo Candidori, laureatosi proprio alla Politecnica. “Fermo ha cercato di accogliervi al meglio, ce l’abbiamo messa tutta. Alla fine di questo percorso arrivate con il sorriso. Ed è bello vedervi così, anche se non in piazza del popolo, anche se non circondati da amici e familiari. A voi il mio in bocca al lupo”.

Una riflessione sul ruolo e il futuro la regala l’arcivescovo Rocco Pennacchio: “Viviamo in un tempo di infermità, questa giornata non ricordatela come un giorno mutilato, diverso da come lo avreste voluto, ma come incarnato nel tempo che viviamo. L’infermiere non è chiamato solo a dare un sostegno a chi ha una patologia, ma a chi ha una sofferenza. E in questo periodo al personale sanitario è stata affidata la responsabilità di accudire ogni sofferenza, non solo i dolori. Come vescovo non posso che riferirmi alla fede. Domenica nel vangelo del giudizio universale Gesù dice ‘quello che avete fatto agli ammalati lo avete fatto a me’. Per cui ricordatevi che accudire le persone inferme è come accudire dio. È una responsabilità, ma anche un onore”. E poi, una richiesta: “Non dimenticate anche le case di risposo, non c’è solo il posto pubblico, ci sono anche le Rsa dove si soffre. Per cui considerate tutto nel vostro discernimento professionale, ma non dimenticate gli anziani, che hanno ancora più bisogno”.

Non poteva mancare la Camera di Commercio con il presidente Gino Sabatini che da sempre è un supporto, con la Fondazione Carifermo, dell’Euf. “So che siete pronte, la Politecnica vi ha formato. Da voi dipende anche l’economia, perché quando gli imprenditori si ammalano, avere a fianco delle professionalità come la vostra è importantissimo per riprendere la propria attività, che significa lavoro per tante persone”. Non ha mai esitato Sabatini nel confermare il contributo: “L’Euf è un modello di volontà, capacità e caparbietà. E con la Politenica delle Marche abbiamo in piedi tanti progetti”.

Francesco Chelli è il delegato del rettore per le sedi fuori Ancona: “Il territorio vi sta aspettando. Noi siamo orgogliosi di avervi trasferito la professionalità”. Quella che ha sempre messo un infermiere, scomparso proprio ieri, Antonino Longobardi, a cui il presidente di facoltà Giampiero Macarri e il responsabile delle professioni sanitarie Renato Rocchi dedicano un minuto di raccoglimento. “Un uomo che si è speso per la formazione di tanti infermieri grazie a principi etici che vi chiedo di non dimenticare mai. Il nostro lavoro è formazione, ma ha un substrato profondo ed etico. Ha ragione il vescovo, case di riposo e Rsa ospitano gli ultimi e hanno necessità di avere il supporto nostro”.

Attesi, come non mai, i neo laureati. “Lunedì si iscriveranno all’ordine e saranno operativi. Normalmente ci sarebbero stati concorsi e avvisi, ora l’Asur ha presentato questo avviso che scade il 3 dicembre. Ci sono anche molti studenti che hanno pre contratti coni privati, il lavoro è garantito” aggiunge Adoriano Santarelli, anima del corso di laurea. “Vi stiamo aspettando a braccia aperte” gli ricorda il presidente dell’ordine degli infermieri.

E loro, le laureande del primo blocco, subito seguite da altri sei e poi da altri ancora, non vedono l’ora. La proclamazione è una esplosione virtuale di gioia, in realtà per qualcuna anche fisica visto che davanti alla telecamera dei pc volano dei coriandoli non appena il rettore Gregori pronuncia la fatidica frase seguita dal voto: ‘in nome del popolo italiano’ Eleonora 110, Diletta 108, Martina 104, Alessia 109, Maria Rita 96, Eleonora 105. Di certo è un momento importante, è finita la vita sui libri, “ma non la formazione” ricordano tutti, e inizia quella in corsia con un contratto base di 1400 euro.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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