MONTEGRANARO – C’erano una volta 50 milioni di euro di export verso la Russia, ce ne sono oggi poco meno di 30 (altri 17 per l'area maceratese). Ma Mosca e il suo mondo restano un punto di riferimento per i calzaturieri fermani. E per questo all’Obuv, che si apre oggi, protagoniste son tante aziende del distretto i buoni segnali arrivati dal Micam, vanno rinforzati in presenza.
Se a Milano hanno comprato anche gli ucraini, la fiera di Mosca diventa utile per raggiungere i ‘piccoli’ russi e le repubbliche confinanti. A supportare gli imprenditori ci sono come sempre Regione Marche e Linea, l’azienda speciale della Camera di commercio. Una sessantina le aziende in fiera fino a venerdì.
“Prima il Covid, poi la guerra hanno segnato l’export verso la Russia. Ma i buyer hanno voglia di scarpe made in Fermano. Che è partito vuole trasformare i contatti raccolti a Milano in ordini e trovare anche nuove opportunità. Giusto quindi esserci, con la speranza che presto torni la pace” commenta Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo (nella foto l'edizione 2021).