MONTEGRANARO – Mancano poco meno di 72 ore all’apertura degli stand del Micam. Cento aziende marchigiane, il 70% dal distretto fermano, hanno già riempito borsoni e scatole con i campionari e si apprestano a raggiungere la Fiera di rho. Un giorno per allestire gli stand, e poi da domenica mattina un solo obiettivo: firmare ordini.
“Siamo pronti. Un intenso lavoro, abbiamo passato le ultime settimane a creare nuovi modelli, migliorandoli, cambiando dettagli, modificando pellami e particolari per seguire anche le ultime tendenze sulla sostenibilità” sottolinea Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico e vicepresidente di Assocalzaturifici.
Dopo la fiera in Germania e i primi segni positivi a livello di export, anche se siamo ancora lontani dal pre pandemia, per il Fermano è arrivata un’altra buona notizia: "Il nostro distretto è un unicum, lo sappiamo ma spesso lo dimentichiamo. La qualità della manifattura non ha eguali, ma non possiamo dimenticare che il Covid ha fiaccato un settore già in crisi. L’investimento di un brand del lusso come Fendi, che ha annunciato centinaia di assunzioni nel nuovo stabilimento di Fermo, è una certezza” prosegue Fenni, che però chiede di non dimenticare come “l’aumento delle materie prime e dei costi fissi, vedi energia, preoccupino gli imprenditori”.
Che le Marche siano la regione leader, anche se il fatturato principale ormai gravita tra veneto e Lombardia, lo dimostrano i numeri. Su poco più di seicento espositori da tutto il mondo, un sesto sono marchigiani. “Rispetto a settembre 2020 l’aumento dei partecipanti fermani è del 50%. La fiera si conferma il momento imprescindibile. Auspichiamo che già nelle prossime edizioni torneremo come territoriale ben sopra i cento partecipanti”.
Come certificato stamattina anche dalla Cgil, che ha rielaborato i dati Istat, rispetto ad altri settori, il calzaturiero marchigiano soffre ancora, con il suo +12% rispetto a mobile e meccanica che hanno avuto una crescita del 40%. “Per questo, serve un supporto continuo a livello regionale e nazionale”.
Non si può più sbagliare. Non possono rischiare gli imprenditori, “a cui offriamo in fiera ai nostri associati un servizio fondamentale, in accordo con Omniadata, di verifica della solvibilità dei clienti che si presentano negli stand”, non può sbagliare la politica, “è determinante che le Istituzioni non lavorino a spot, ma diano continuità alle azioni che funzionano quando sono concordate” conclude Fenni mandando un messaggio che poi ribadirà anche al ministro Giorgetti durante il convegno nella fashion square organizzato insieme con la Camera di Commercio.