FERMO – Ripercussioni politiche inevitabili alla notizia delle dimissioni di Licio Livini da direttore dell’Area Vasta 4. “Un fulmine a ciel sereno. Sono stato colto di sorpresa per due motivi: l’importanza di una figura così vicina e legata al territorio, che si spendeva in ogni momento e sempre pronto a rispondere alle esigenze; il momento che è complesso e preoccupante”. La speranza del sindaco è “di un ripensamento di entrambe le parti, che la situazione si ricomponga”.
Più duro Renzo Interlenghi, leader del centrosinistra a Fermo: “È il fallimento della gestione sanitaria a livello regionale. Io posso dirgli solo grazie per quanto sino ad oggi fatto con pochi mezzi e scarse risorse”.
A spingere Livini a questa scelta, secondo Interlenghi, una serie di mosse infelici: “Avevamo sostenuto che l’ospedale di Fermo non potesse essere considerato un presidio Covid, essendo l'unico della Provincia ma la politica regionale ha potuto scegliere di sacrificare Fermo. Purtroppo manca anche la politica locale e siamo la “cenerentola” delle Marche perché abbiamo una città capoluogo governata dal civismo opportunista. Ora non chiederemo dimissioni, speriamo che chi ha avuto la pretesa di gestire questa delicatissima fase ne prenda atto” conclude Interlenghi.