di Raffaele Vitali
FERMO – Da un lato le vaccinazioni che crescono, dall’altro i numeri che fanno piombare le Marche indietro di un anno. Sono 3mila i bambini già prenotati per ricevere al loro dose di vaccino in regione, di questi 187 nella provincia di Fermo, che può fare meglio.
“Siamo partiti con dieci bambini. Abbiamo preferito così, per verificare al meglio ogni passaggio e possibile reazione. È pur sempre un nuovo vaccino, anche per noi” spiega il direttore del dipartimento prevenzione dell’Asur4, Giuseppe Ciarrocchi.
Ciarrocchi, cosa lo differenzia da quello per gli adulti?
“La dose è inferiore, un terzo, come da consuetudine per i vaccini pediatrici. Per il resto è uguale, con due dosi che vanno somministrate a tre settimane una dall’altra”.
I vaccini saranno sempre in via Zeppilli?
“Questa location, che è quella abituale per tutte le vaccinazioni infantili, resta per le prime tre giornate. Poi da gennaio ci spostiamo alla don Dino Mancini, ma ci sarà un percorso dedicato al piano interrato, con due postazioni”.
Come mai chi si prenota oggi già si ritrova dopo l’11 gennaio?
“Dal 28 dicembre c’è una pausa, per non intaccare il periodo festivo. Per quella data avremo vaccinato i primi 90 bambini Poi riprendiamo, l’obiettivo è vaccinare seicento under 12 da oggi in un mese. Ma sarà fondamentale il supporto da parte dei pediatri”.
Come giudica i numeri inziali?
“Direi che siamo partiti bene”.
Dottor Ciarrocchi perché è importante vaccinare i bambini?
“La circolazione del virus in questa fase è molto alta. Tra i non vaccinati Omicron raggiunge un R/ 12, significa che un positivo ne può infettare altri dodici, mentre tra i vaccinati è praticamente a zero. Riducendo i non vaccinati, diminuisce inevitabilmente la circolazione virale. Ricordiamo che i vaccinati si possono magari infettare, ma difficilmente infettano”.
Ciarrocchi, parlando degli adulti, il super green pass sta convincendo qualche indeciso?
“L’adesione sta crescendo. Il Super Green Pass ha stimolato diversi che fino a oggi non si erano convinti. E anche sulla terza dose siamo in linea con le aspettative, circa mille vaccinati al giorno”.
Dottore, lei cosa pensa della mascherina all’aperto?
“È evidente che il vaccino da solo non basta per contenere la diffusione. I motivi sono vari: i no vax, gli anticorpi che scendono naturalmente, le nuove varianti. Un mix che deve spingerci a non dimenticare mai i dispositivi di protezione: mascherine, distanziamento, igienizzanti. Per cui, direi di evitare feste di piazza e cenoni troppo grandi”.