di Rafafele Vitali
MONTEGRANRO – Finalmente campionato. Lo aspettava la Sutor e la cabala ha voluto che la prima partita fosse proprio contro l’avversaria dell’ultima: Fabriano. Una corazzata contro una squadra destinata a crescere, con un punto fermo come Bonfiglio e uno da ritrovare in fretta, Minoli.
Si parte così senza Stanzani in maglia gialloblù e un paio di giocatori per i biancoblù anconetani. Il risultato alla fine è quello previsto, vittoria dei favoriti, ma ci sono almeno dieci minuti di Sutor che possono far ben sperare coach Ciarpella e chi ha costruito il roster. Certo, passare da +9 a -21, chiudendo a -11, non piacerà all’allenatore, ma le ragioni le potrà studiare con calma.
LA PARTITA
Torna e segna. Fabriano riabbraccia Scanzi e segna il primo canestro della stagione 2020/2021 della Bombonera. La Sutor, tranquilla, inizia a carburare dimostrando che il passaggio non sarà un problema. Tripla di Bonfiglio, tripla di Riva, ma soprattutto una azione in stile Nba con Riva, ancora lui, che riceve palla vicino all’angolo e tutto solo in terzo tempo inchioda a canestro abbattendo un avversario e subendo fallo.
È in difficoltà Fabriano, Bonfiglio sembra Pozzecco e penetrando buca la difesa dei favoriti alla vittoria nel girone. Un undici a zero micidiale interrotto di nuovo da lui, il redivivo Scanzi. Ma Bonfiglio è on fire e anche forzando, ma tanto, segna. Ancora da 3 e il punteggio vola sul 14-5.
Dopo 5’ di partita entra un altro ex serie A: dopo Garri ecco Roberto Marulli, ex Poderosa. Grinta da vendere, un fallo e una palla rubata che fanno confusione e tolgono subito i riferimenti alla difesa di Ciarpella. E Scanzi, ancora lui, ne approfitta con un’altra tripla.
La Sutor non tentenna, Fabriano è chiaramente indietro di condizione o sarà il viaggio in pulmino. Tibs se da un lato subisce Garri, che usa spalla e gomito con maestria, dall’altra parte approfitta della sua giovinezza facendosi trovare libero a centro area. Come cambia però la Ristopro con Marulli in campo, tutti più sereni e soprattutto intensità difensiva cambiata. Aiuta anche l’ingresso di Radonjic.
In tre minuti si torna in parità, complice Minoli che privato del gemello Bonfiglio esagera e trova solo palle perse. Ma la concertazione è massima, Romanò si carica con un bel rimbalzo e poi si fa trovare pronto in attacco sulla riga da tre punti: battezzato, punisce Fabriano. Il quarto si chiude con una accelerata di Bonfiglio. Dieci minuti che dimostrano una cosa: la Sutor per stare in partita non deve sbagliare nulla (21-18).
Ciarpella allunga la difesa, Riva dimostra che anche spalle a canestro il suo quintale lo sa usare. La nota lieta, a inizio secondo quarto, è la tripla di Minoli che finalmente entra in partita. Come Marulli, che dal momento in cui ha messo piede in campo non ha sbagliato nulla. quando una squadra è in fiducia, tutto sembra semplice, anche che il piccolo Gallizzi entri in area, subisca fallo e segni di sinistro mentre esce dal campo.
Fabriano va a zona per approfittare delle lunghe leve di Garri. Ma questo significa metri di libertà per i piccoli gialloblù (34-27). È rognosa la zona di Fabriano, ma la pazienza è la virtù dei forti e a Bonfiglio non manca. Così si costruiscono buoni tiri, una volta entrano, un’altra ano. Ma quelli di Romanò, per due quarti sono una sentenza. A poco più di tre minuti dalla fine arriva il sorpasso di Garri con un gancetto facile facile (37-38). In panchina Lorenzo Pansa, uno che in B per molti è un lusso, batte le mani.
Anche perché Garri carbura e contro i due ragazzi di Ciarpella banchetta. Bastano tre errori, provocati dall’ottima difesa biancoblù, che la partita cambia padrone. Ciarpella lascia in campo un quintetto privo dei leader e l’attacco si ferma, a tal punto che a Fabriano non serve neppure commettere falli (37-50) quattro minuti senza fare canestro ed ecco il 17-0 (maagari un time out si può chiamare, ndr) che chiude già la prima di campionato.
Si torna in campo, a zona si mette la Sutor che rompe il digiuno dopo un minuto con Tibs, gancio in faccia a Garri (39-50). Alza il livello dell’aggressività la Sutor, di nuovo, come a inizio partita. Peccato che Ciarpella sbagli un appoggio e Fabriano si affidi subito a Scanzi, avendo Marulli in panchina dopo un diverbio con il piccolo Gallizzi. È dura tornare vicino nel punteggio, perché Fabriano qualche errore lo commette, neppure Scanzi è perfetto, ma quando difendi forte poi in attacco qualcosa concedi e le mani giovani di Cipriani hanno il diritto di tremare, soprattutto se poi reagiscono e tornano fredde nel pitturato (46-55). La sensazione è che la Sutor abbia tre minuti di intensità nelle gambe, poi torni una squadra normale, che sa giocare un buon basket, ma che non ha i chili per competere con Fabriano.
L’ultimo periodo conferma il trend e la fotografia è nella giocata di Marulli, il migliore in campo, che stoppa Minoli mentre tira da tre, recupera il pallone e vola in contropiede segnando sulla testa di Cipriani. È così che va l’ultimo quarto, ma che bella l'ultima tripla di Gallizzi dopo una perfetta circolazione, con un punteggio che si dilata immeritatamente ma che dimostra il diverso valore delle squadre (65-76 il finale).
Non è questa la partita che la Sutor doveva vincere, ma è quella in cui ci doveva provare. E l’ha fatto portando a casa cose buone e riflessioni, come quella che senza Stanzani vicino al ferro andare a giocare è difficile.