di Raffaele Vitali
FERMO – Il primo salone lo aprì Giuliano Sandroni, era in pieno centro a Fermo, a due passi dalla chiesa di San Francesco. Era il 1973. “Ero un riferimento, sono stato tra i primi a portare il modo inglese di lavorare. Era il tempo in cui si seguivano i grandi nomi, come Jean Luis David. Chi arrivava nel salone si sedeva e aspettava, oggi è diverso, si lavora per appuntamento, ci si forma in giro per l’Europa, si studia molto”.
Un piccolo e dinamico salone per donne, reso improvvisamente rumoroso a fine anni ’80, quando due bambini hanno cominciato a entrare e uscire, per poi, anno dopo anno passarci sempre più tempo. Sono Giacomo e Gianluca, i figli che dal padre hanno preso la passione per forbici e shampoo. Hanno osservato e poi si sono pian piano specializzati, Gianluca nello stile, Giacomo nel colore. Chi con esperienze tra Milano e Bologna, chi in accademia.
È il 2006 l’anno del nuovo salone, G&G Parrucchieri, della prima vera volta di padre e figli insieme tra le clienti. Che pian piano sono diventati anche clienti. “Una scelta, serviamo uomo e donna, anche se l’80% del lavoro è al femminile”. Fino al Covid hanno fatto squadra, poi la decisione del fondatore di fare un passo indietro, i figli era ora che volassero da soli.
“Nostro padre è stato il maestro, il partner costruttivo da guardare. Ma è stato anche importante per spingerci a fare di più” racconta Giacomo. Hanno scelto via di Crollalanza per crescere: “Una zona in pieno sviluppo, non abbiamo esitato un attimo. Come nell’aggiungere l’uomo, non hanno senso le differenze, lo stile non è più così definito. Ma chi entra qui sa che non ha il classico ambiente da barbiere, trova l’attenzione al dettaglio, al contorno”.
Hanno investito nella formazione continua, cercando di seguire quello che il mercato mette a disposizione, senza farsi schiacciare dalle mode. Così facendo hanno punto sulla ‘armocromia’ dei capelli. “E’ una tecnica particolare per la colorazione. Effettuiamo una diagnosi sulla cliente e scopriamo i colori amici e le possibili necessità. Ogni bellezza ha una esigenza diversa, quindi bisogna trovare il colore adatto” prosegue Giacomo Sandroni. La tecnica prevede l’utilizzo di tessuti per il test, vanno posizionati vicino al viso per capire la ‘stagione’ giusta, i toni adatti alla carnagione, agli occhi.” E poi si pensa al taglio, che deve andare di apri passo con il colore. Le clienti ascoltano”.
Se questa è la novità tecnica, c’è anche quella strutturale. “Abbiamo deciso per festeggiare i 50 anni di attività del salone di rinnovarlo. Nuove sedute, nuovi colori. Uno sforzo importante, fatto con le nostre risorse, ma era giusto Fermo ci ha dimostrato il suo amore, anno dopo anno.
Se da 50 anni la ‘G’ del salone della famiglia Sandroni brilla, significa che il lavoro c’è stato e c’è: “Non si può chiedere solo al comune di investire, anche il privato deve fare la sua parte e credere nella città”. Se poi si risolveranno i problemi di viabilità di parcheggio della zona, tanto meglio. Ma che non sia facile lo sanno tutti, loro inclusi.
I clienti ora trovano oltre alla qualità, anche una comodità maggiore e “più privacy” ribadiscono i fratelli. “Questo ci permette di rispondere al meglio anche al cliente più esigente e di inserire persone, magari giovani che no mancano ma che tra scuola e lavoro ancora mancano di qualcosa”. Del resto non tutti hanno la fortuna di crescere dentro una parrucchieria e di sapere da subito che quello sarebbe stato il proprio destino.
G&G invece non hanno mai avuto dubbi. “La cosa più importante – conclude il padre Giuliano – è che i miei figli vanno d’accordo. Quando entro nel loro salone, perché ora è davvero il loro, mi rendo conto di come sia cambiato il mio lavoro. Oggi non basta più essere bravi, serve la gestione, l’attenzione a tanti dettagli che prima davamo per scontati”.