SANT’ELPIDIO A MARE – Niente da fare. almeno per ora. L’Opa di Diego della Valle non è andata a segno. Mister Tod’s non ha centrato l'obiettivo di salire almeno al 90% delle azioni dell’azienda, compreso il 10% di Lvmh tramite Delphine con cui si è mosso in pieno accordo, che aveva posto come condizione di efficacia.
Una strategia chiara per la sua Deva Finance quando ha puntato a conquistare il 25,5% di azioni Tod's sul mercato. Le richieste, al termine dell'ultimo giorno del periodo di adesione, secondo i dati di Borsa Italiana sono state pari al 48,9% delle azioni oggetto dell'offerta.
Quindi, si può calcolare che la finanziaria della famiglia Della Valle, la Deva Finance è gestita dai due fratelli e controlla il 64,5% della società, crescerebbe del 12,5% e, aggiungendo il 10% di Lvmh, salirebbe all'87% del capitale. Un tre per cento in meno di quanto sperato quando a inizio agosto ha avviato il delisting.
Ora si aprono due strade. la prima, prevista dal prospetto, è una proroga del periodo di adesione di cinque giorni. La seconda, invece, prevede che per uscire da Piazza Affari si punti a una fusione per incorporazione di Tod's in Deva Finance, entro sei mesi, pagando agli azionisti un diritto di recesso.
Di certo non cambia la volontà di lasciare la Borsa, di intesa con il solido amico Bernard Arnault, “per avere maggiore libertà di azione in una strategia che punti a rafforzare il posizionamento dei marchi, Tod's, Hogan, Roger Vivier, Fay, nella parte alta del mercato della qualità e del lusso”.
Il titolo, che nell'ultimo giorno del periodo di adesione è sceso sotto il valore del prezzo offerto, 40 euro, per la prima volta dall'indomani dell'annuncio dell’Opa, ha chiuso la giornata di contrattazioni a Piazza Affari in calo del 2,42% a 39,6 euro per azione, dopo aver segnato in apertura i minimi di seduta a 38,76 euro.
Raffaele Vitali