ANCONA – “Esprimiamo grande soddisfazione per il provvedimento sui dehors contenuto nel DDL Concorrenza, frutto di un dialogo costruttivo tra la nostra Associazioni e le Istituzioni” le parole del Prof. Massimiliano Polacco, Direttore Generale Confcommercio Marche e Marche Centrali in merito alle disposizioni in materia di dehors contenute nel DDL Concorrenza. “Confcommercio Marche Centrali riconosce la crescente importanza dei dehors, ormai fondamentali per ristoranti e bar: l’approvazione definitiva del DDL segue la direzione che ci auspicavamo da tempo. Fondamentale è stato infatti il lavoro svolto dalla nostra Federazione di settore FIPE Confcommercio durante tutto il 2024 nel sensibilizzare il Governo a questa tematica per noi molto importante.”
Con l’approvazione definitiva della Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza (AS 1318) 2023, avvenuta lo scorso 12 dicembre, è stata infatti disposta la proroga fino al 31 dicembre 2025 per l’utilizzo temporaneo di suolo pubblico da parte delle imprese di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, tramite l’installazione di dehors. Questa importante proroga, voluta dal Governo, mira a sostenere le imprese in attesa di una normativa più strutturata che regolamenti l’uso del suolo pubblico in modo armonizzato e duraturo.
Il Governo si impegnerà entro 12 mesi, tramite un Decreto Legislativo, a stabilire le regole principali per i regolamenti comunali relativi ai dehors, ai quali le Amministrazioni Locali dovranno adeguarsi. Fino all’adozione del decreto legislativo, viene prorogata l’efficacia delle autorizzazioni rilasciate in regime semplificato durante l’emergenza Covid, comunque non oltre il 31 dicembre 2025. Le nuove regole riguardano esclusivamente le imprese di pubblico esercizio (art. 5 della L. n. 287/1991), come bar e ristoranti, che esercitano attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Confcommercio Marche Centrali e FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi Confcommercio esprimono grande soddisfazione per il risultato raggiunto e continueranno ad impegnarsi per far valere le ragioni delle imprese, seguendo il filo conduttore del bilanciamento degli interessi pubblici e il legittimo interesse privato, cercando di evitare che le nuove regole comunali possano imporre alle aziende di ristorazione, adattamenti repentini di strutture neo realizzate e non ancora ammortizzate, piuttosto che prevedere un congruo tempo di adeguamento che consenta di rientrare delle spese effettuate per la realizzazione degli attuali dehor.