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Decontribuzione e costo del lavoro, le Marche sono al palo. Cesetti: il Governo non la finanzia. Forza Italia: tempi tecnici

17 Gennaio 2025

MONTEGRANARO - “Decontribuzione prevista per il sud estesa alle Marche”. l’annuncio di Forza Italia aveva rasserenata il mondo imprenditoriale, senza però far uscire il sole. Le parole di commento, da quelle del presidente di Confindustria Fermo Luciani a quelle della Cna con Tomassini e della Confartigianato con Totò, avevano dentro il dubbio. Perché un conto è un ordine del girono, un contro  è una legge con finanziamenti garantiti.

Quel dubbio oggi diventa ancora più forte. Perché a entrare nel merito della situazione è Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Pd ed ex parlamentare che le dinamiche le conosce bene. “Il ministro Urso ha smentito l'onorevole Battistoni e il centrodestra marchigiano. Il 14 gennaio, infatti, il Consiglio dei Ministri ha comunicato che, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è stato approvato con procedura d'urgenza il disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese in cui, come ha affermato lo stesso Urso, non è prevista l'estensione di misure di decontribuzione alla regione Marche”.

Amarezza da un lato, rabbia dall’altro. “La decontribuzione - afferma il consigliere regionale del Pd - è una misura assolutamente necessaria per il sostegno al sistema economico produttivo delle Marche, in particolare per i settori moda e pelli-calzature. Ma ho l'impressione che ci sia chi continua a speculare su questo tema per mero calcolo politico senza dare risposte concrete ai nostri imprenditori. Aver venduto l'ordine del giorno dell'onorevole Battistoni come un risultato eccezionale per le imprese marchigiane e aver dato per acquisita una misura tanto decisiva quanto attesa, è apparso subito scorretto e fuorviante”.

Secondo Cesetti “l’Odg impegnava il Governo soltanto a valutare l'opportunità di individuare gli strumenti e le modalità più idonee al fine di estendere anche alle Marche misure di decontribuzione. L'ennesima presa in giro di questo centrodestra marchigiano che continua a illudere le imprese, già costrette a fare i conti con i morsi della crisi. Ora è il momento di agire, se davvero il centrodestra vuole sostenere la comune battaglia per dotare le Marche di misure di decontribuzione sul costo del lavoro”.

Sollecitata, Forza Italia con una nota ha cercato di chiarire la situazione, dopo un primo contrattacco: “Cesetti punta il dito, ma non ha fatto nulla quando poteva. Chi non ha argomenti cerca solo pretesti. Il Pd e la giunta Ceriscioli, di cui Cesetti è stato assessore al bilancio, non stati capaci di dare risposte concrete al tessuto imprenditoriale delle Marche”.

Entrando nel dettaglio della decontribuzione, Forza Italia con la sua capogruppo Marcozzi ribadisce invece che “l’ordine del giorno presentato da Battistoni e da Forza Italia rappresenta un atto concreto per impegnare il Governo a lavorare per l’attivazione di strumenti di supporto per le Marche, che meritano un’attenzione particolare come regione in transizione. L’ordine del giorno è un importante strumento di indirizzo politico che richiede successivi passaggi formali”.

Procedure che preoccupavano gli imprenditori, soprattutto per le tempistiche, e che Cesetti ha trasformato in colonne d’Ercole: “Noi di Forza Italia continuiamo a lavorare con serietà per il futuro delle Marche, portando avanti un dialogo costruttivo con il Governo nazionale, consapevoli che il sostegno alle imprese e ai lavoratori marchigiani debba essere una priorità” conclude Forza Italia, che sui tempi però, come tutti, non ha certezze. Da qui l’appello di Cesetti alla Giunta Acquaroli di lavorare insieme e di farlo subito.

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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