FERMO - “Nessuno ha il diritto di cancellare il nostro desiderio a una vita migliore e tutti dobbiamo rispettarci per ciò che scegliamo di essere”. Renzo Interlenghi, leader di Fermo Futuro, ed ex candidato sindaco per il centrosinistra a fermo, interviene in merito al Ddl Zan.
In poche parole, l’avvocato spiega di cosa si parla: “Amplia l’ambito di applicazione dei delitti contro l’eguaglianza previsti dal Codice penale agli articoli 604 bis e 604 ter, aggiungendo al novero delle fattispecie condannate i comportamenti discriminatori contro disabili, omosessuali, transessuali, e qualsiasi altro atto persecutorio motivato dall’orientamento sessuale”.
Non un tecnicismo, quindi, ma un vero atto che va a modificare il modo di approcciarsi a una questione delicata e da troppo tempo rinviata nelal sua soluzione: “Non è solo una battaglia per la conquista di diritti fondamentali, ma per contrastare le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, identità di genere e disabilità, per porre un freno ai numerosi episodi di violenza che sempre più accendono le cronache”.
La questione, portata in auge dalla vicenda Fedez-Rai3, per Interlenghi merita la massima attenzione: “In troppi, purtroppo, ritengono che le lotte per i diritti siano di rango inferiore rispetto alle lotte per le conquiste salariali, per l’occupazione, o per l’ambiente ma questo è un errore. Se in un contesto già molto complesso, a noi tutti venisse tolto anche il diritto a vivere liberamente la propria sessualità, la propria diversità, allora non resterebbe nulla, neanche il rifugio degli affetti che, invece, sono fondamentali per la crescita e la tenuta sociale” conclude il consigliere comunale.
L’iter del Ddl è in corso, come chiarisce via social Enrico Letta: ““Va ricordato che il Ddl Zan Mi pareva superfluo fare un post così. Ma vedo che è necessario; il #DDLZan si chiama così da Alessandro Zan, deputato del #PD. E il testo è stato calendarizzato al Senato, dopo l’approvazione della Camera, su iniziativa del Partito Democratico”.