FERMO – Quando c’è di mezzo la droga, vengono meno tutti i limiti. Anche quelli di un figlio verso i genitori. È il caso di quanto accaduto a Fermo dove è stata eseguita una misura cautelare molto forte nei confronti di un figlio 25enne.
L’indagine è partita dopo che il padre, stanco della violenza verso di sé e la madre, si presentava in questura per denunciare l’accaduto. Non ne poteva più, anche perché la violenza era dovuta all’uso di droghe da parte del figlio.
Un caso da codice rosso che ha spinto i poliziotti a indagare. Il figlio continuamente chiedeva soldi ai genitori e quando non li otteneva aveva scatti d’ira e finiva per minacciarli. “I due genitori – spiega il questore Romano – vivevano così in uno stato di paura e di disperazione nel terrore di peggiori conseguenze”.
Le prove raccolte convincevano l’autorità giudiziaria a emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento con prescrizione di mantenersi a una distanza minima di 300 metri dai genitori e dai luoghi abitualmente frequentati. A garanzia del rispetto, all’uomo è stato applicato anche il braccialetto elettronico.
“In un altro caso, poche settimane fa – prosegue il questore – la misura adottata è sta quella del carcere. Di nuovo un figlio che con condotte violente cercava di ottenere denaro dal padre e poter così comprare la droga. due episodi in cui i genitori hanno avuto il coraggio di denunciare i figli, ma non sempre accade. Per questo chiediamo a chi sa di segnalare vicende analoghe per permetterci di intervenire e aiutare le vittime”.