FERMO – Festa del lavoro che per Stefano Dallari, primario del reparto di Otorinolaringoiatria del Murri, diventa festa della pensione. Un meritato riposo per il medico che negli ulti 18 anni ha fatto dell’ospedale di Fermo un riferimento a livello internazionale. Emiliano doc, ormai si sentiva a casa sotto il Girfalco.
Un medico che ha sempre saputo innovare e crescere nell’attività, rendendo il suo reparto anche un luogo di ricerca. Dall’orecchio bionico impiantato a un paziente fino all’operazione nel buio periodo della pandemia durante cui asportò un tumore da un nervo acustico passando per il cranio grazie a una delle innovative tecnologie di cui è dotato il reparto, anche grazie alla generosità della fondazione Carifermo.
“Ho assistito all'evoluzione e ai cambiamenti del nostro Ospedale, vivendone le difficoltà ma verificando anche gli importanti risultati in termini di modernizzazione e adeguamento alle esigenze della società” racconta Dallari che lascia solo per aggiunti limiti di età, altrimenti avrebbe tranquillamente proseguito.
“Ho passato a Fermo mezza vita professionale, un periodo che mi ha dato tante soddisfazioni e riscontri positivi. Voglio ringraziare proprio tutti, in primis i miei validi collaboratori, che sapranno senz'altro continuare al meglio il lavoro fin qui svolto, e i pazienti”.
A salutarlo insieme con il direttore generale Roberto Grinta, come ultimo atto, c’era anche il direttore amministrativo Carelli, da oggi dg a Pesaro. “Dallari hanno sottolineato - in questi anni è stato un pilastro della sanità fermana. Mancherà al mondo della sanità”.
Raffaele Vitali