FERMO - Oggi pomeriggio e domani, domenica, le porte del Liceo artistico Licini di Porto San Giorgio si aprono per le giornate del Fai. “I visitatori potranno eccezionalmente accedere alla scuola” spiega la dirigente Cristina Corradini.
“Un’occasione per mostrare le molteplici opere d'arte contenute in questa bellissima scuola, un vero museo che vive nella quotidianità della vita scolastica e che si alimenta continuamente grazie all'apporto creativo dell'opera di docenti e studenti" prosegue la dirigente.
La struttura che attualmente ospita il Municipio di Porto San Giorgio, il Liceo Artistico O. Licini, la Guardia Costiera e altre associazioni è tra i più significativi esempi di architettura razionalista e si colloca nel contesto delle colonie marine sorte durante il fascismo.
Nella colonia di Porto San Giorgio, che era tra gli edifici di questo genere più moderni e attrezzati, ritroviamo tutti i capisaldi dell’architettura nel periodo del regime: la perfetta identificazione tra forma e funzione, l’utilizzo di volumi semplici e netti, la preponderanza della linea e degli angoli retti, l’abolizione di ogni decorazione superflua, l’impiego di elementi prefabbricati di dimensioni standard.
Oltre a visitare le aule e i laboratori di grafica ed arti figurative per ripercorrere la storia e le peculiarità dell’istituto, il pubblico verrà invitato a “leggere” l’edificio cogliendo le testimonianze che oggi rimangono dell’antico uso degli spazi.
Gli alunni tracceranno il profilo di Osvaldo Licini (1894-1958), uno dei più grandi maestri dell’astrattismo europeo a cui la scuola è dedicata dal 2007, anno a cui risale anche la prima edizione del Concorso Licini indetto dal Rotary Club di Porto San Giorgio e destinato alle classi del Liceo. Attenzione verrà poi dedicata a Ciro Maddaluno, per tre decenni dirigente del Liceo Artistico.
I visitatori potranno accedere alla sala a lui dedicata dove si conservano alcune opere e installazioni esito della sua ricerca di matrice concettuale. Saranno inoltre illustrate alcune opere dei ragazzi vincitrici del concorso dedicato a Gino Del Zozzo (1909-1989), scultore fermano d’origine e forlivese di adozione, autore di purissime forme levigate.
