di Raffaele Vitali
FERMO – Unanimità. Eccolo il primo miracolo di Roberto Cardinali che a 37 anni riesce in una piccola impresa: compattare Confindustria Marche dopo discussioni, divisioni, ricorsi, denunce e pacificazioni più o meno riuscite.
Da oggi la serenità è intanto nel voto che il Consiglio di Presidenza di Confindustria Marche ha dato eleggendo il consigliere delegato della Tecnofilm Spa come suo presidente per i prossimi quattro anni, ovvero fino al 2026.
Cardinali porta con sé un altro primato, è il più giovane presidente della storia dell’aquilotto marchigiano. Laurea con lode in Economia Aziendale alla Luiss di Roma, Master alla Cattolica di Milano e un tirocinio presso il Ministero degli Esteri per il sostegno alla internazionalizzazione delle imprese italiane, Cardinali è un perno dell’azienda di famiglia che conta 60 dipendenti e un fatturato di 44 milioni di euro, in crescita.
Un business che ruota attorno al poliolefine funzionalizzate e ai compounds termoplastici, impiegati in una vasta gamma di applicazioni: calzature, edilizia, automotive, elettrodomestici, personal care, cavi, packaging.
“In questo momento così complesso è necessario costruire insieme la visione delle imprese di domani. Alle conseguenze della pandemia e delle calamità naturali si sono aggiunte quelle del conflitto, il caro energia, le problematiche di approvvigionamento, la sfida della transizione ecologica. Sarà compito di tutto il sistema Confindustria delle Marche - ha ribadito Cardinali ai colleghi - affiancare le nostre imprese e mantenere l'industria al centro degli interessi regionali, certi del ponte che lega lo sviluppo delle imprese a quello dei territori”.
Il percorso che ha portato a Cardinali non è stato facile. Ma dimostra anche la forza di Fermo del presidente Luciani che ha saputo compattarsi su un nome alternativo ad Annarita Pilotti, che solo pochi mesi fa sembrava già seduta sulla poltrona. Niente scarpe per una volta dal cuore del primo distretto, ma una azienda che è stata la prima Pmi innovativa della provincia di Fermo e oggi è l’azienda riconosciuta a livello mondiale con tanto di rating 1 al ‘Prime company’ di Cribis D&B e ha ottenuto la certificazione Elite.
Cardinali non è una meteora dentro Confindustria, avendo guidato la sezione Piccola a Fermo, che ha saputo rilanciare con idee innovative, seguite poi da Luciani, oggi numero uno di Confindustria Fermo. Dopo il sisma del 2016 che ha devastato il centro Italia, è stato ideatore del Programma Gestione Emergenze, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Un modello di gestione degli aiuti finalizzato a evitare sprechi e a rispondere davvero alle necessità di imprese e comuni. Come innovativo è l’asfalto che ha testato su un breve tratto di trecento metri lungo la Mezzina, strada ad alto scorrimento di Fermo gestita dalla provincia, che riduce le emissioni di Co2 e il rumore.
Come se non bastasse, il 2 giugno è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A lui lascia le redini degli industriali Claudio Schiavoni, che ha guidato l’associazione per quattro anni e mezzo. Un presidente che ha dovuto gestire ricostruzione, pandemia, guerra, crisi energetica e inflazione. “Lascio alle spalle anche le litigate, mi porto con me l’onore di avere rappresentato le imprese della regione”. A Cardinali lascia anche una squadra operativa, guidata dalla direttrice Bichisecchi. Il suo debutto ufficiale mercoledì a Fermo durante la presentazione della classifica della Fondazione Merloni.